Secondo un ricercatore in forza alla NASA è possibile creare una nave con motore a curvatura. Manca la conferma sperimentale, ma in teoria è davvero possibile piagare lo spazio e viaggiare a una velocità fantascientifica come faceva l’Enterprise in Star Trek.
Gli scienziati della NASA hanno cominciato i lavori per la realizzazione del motore a curvatura, un propulsore capace di spingere un veicolo spaziale a velocità superiori a quella della luce, senza per questo violare le leggi della fisica. È la famosa “velocità warp” che abbiamo imparato a conoscere grazie a opere di fantasia come Star Trek e alla fantascienza in generale, ma senza cristalli di dilitio.
Gli scienziati della NASA hanno cominciato i lavori per la realizzazione del motore a curvatura, un propulsore capace di spingere un veicolo spaziale a velocità superiori a quella della luce, senza per questo violare le leggi della fisica. È la famosa “velocità warp” che abbiamo imparato a conoscere grazie a opere di fantasia come Star Trek e alla fantascienza in generale, ma senza cristalli di dilitio.
“Forse realizzare ciò che abbiamo visto in Star Trek nell’arco di pochi decenni non è una possibilità così remota” ha detto il Dott. Hardld White, che dirige il gruppo di ricerca per la propulsione avanzata (Advanced Propulsion Team).
Sappiamo però che non è possibile superare la velocità della luce, tanto che il dott. White definisce questo limite come “l’undicesimo comandamento”. Allora come fare? Ricorrendo ancora alla sintesi cinematografica, la risposta è “piegando il continuum spazio-temporale, caro Marty”. Per quanto possa sembrare fantasioso, è proprio di questo che stiamo parlando.
Il punto di partenza: alcune equazioni lascerebbero pensare che esistono delle “bolle di curvatura”, e per dimostrarlo il gruppo di ricerca ha creato uno strumento chiamato White-Juday Warp Field Interferomete. Il suo scopo è generare e individuare bolle microscopiche per studiarle, e fondare così un campo di studi completamente nuovo.
Sappiamo però che non è possibile superare la velocità della luce, tanto che il dott. White definisce questo limite come “l’undicesimo comandamento”. Allora come fare? Ricorrendo ancora alla sintesi cinematografica, la risposta è “piegando il continuum spazio-temporale, caro Marty”. Per quanto possa sembrare fantasioso, è proprio di questo che stiamo parlando.
Il punto di partenza: alcune equazioni lascerebbero pensare che esistono delle “bolle di curvatura”, e per dimostrarlo il gruppo di ricerca ha creato uno strumento chiamato White-Juday Warp Field Interferomete. Il suo scopo è generare e individuare bolle microscopiche per studiarle, e fondare così un campo di studi completamente nuovo.
“Al momento non è che una piccolezza, ma proverebbe che è possibile alterare lo spazio-tempo. Sarebbe la nostra pila di Chicago”, ha spiegato White, riferendosi alla prima dimostrazione di energia nucleare controllata (1942).
Un giorno queste bolle potrebbero costituire il cuore di un motore capace di piegare lo spazio e spostare una nave spaziale nello spazio, senza effettivo movimento. Il Dott. White è convinto che sia possibile, e crede che, se gli esperimenti confermano la teoria, si potrebbe raggiungere Alpha Centauri in un paio di settimane terrestri – senza effetti collaterali.
Per alimentare l’incredibile macchinario sarebbe sufficiente un piccolo quantitativo di materia esotica, capace di muovere una bolla di 32 metri a una velocità equivalente a 10c (dieci volte al velocità della luce). Anche questa sarebbe una svolta, perché fino a oggi si riteneva che il viaggio a curvatura fosse impraticabile, in quanto avrebbe richiesto una sfera di materia esotica grande quanto Giove.
Insomma a sentire questo ricercatore sembra quasi che nell’arco di pochi decenni potremmo vedere nascere una nuova epoca dell’esplorazione spaziale. E se Star Trek ci ha insegnato qualcosa, il primo volo del motore a curvatura ci marchierà come “pianeta evoluto” agli occhi degli alieni, che stabiliranno il primo contatto. Speriamo solo che si non si tratti di una razza ostile.
Insomma a sentire questo ricercatore sembra quasi che nell’arco di pochi decenni potremmo vedere nascere una nuova epoca dell’esplorazione spaziale. E se Star Trek ci ha insegnato qualcosa, il primo volo del motore a curvatura ci marchierà come “pianeta evoluto” agli occhi degli alieni, che stabiliranno il primo contatto. Speriamo solo che si non si tratti di una razza ostile.
Abbiamo buone speranze quanto ai possibili alieni?
Quanto a ciò che ci aspetta nello Spazio Profondo, l’immaginario fantascientifico ci ha mostrato di tutto: imperatori in fuga a bordo di teiere, veicoli più grandi all’interno che viaggiano nel tempo, cavalieri Jedi, camionisti, tartarughe giganti, popolazioni bellicose e asceti, divinità maestose, mortali angeli di pietra, armi biologiche trasformate in specie assassine. Il desiderio di conoscere è dentro di noi, e non se ne andrà mai.
Quanto a ciò che ci aspetta nello Spazio Profondo, l’immaginario fantascientifico ci ha mostrato di tutto: imperatori in fuga a bordo di teiere, veicoli più grandi all’interno che viaggiano nel tempo, cavalieri Jedi, camionisti, tartarughe giganti, popolazioni bellicose e asceti, divinità maestose, mortali angeli di pietra, armi biologiche trasformate in specie assassine. Il desiderio di conoscere è dentro di noi, e non se ne andrà mai.
Per realizzarlo ci serve un mezzo di trasporto come quello immaginato dal Dott. White, per andare lì dove nessun uomo è mai giunto prima.
A cura di Valerio Porcu
Nessun commento:
Posta un commento