Morto Neil Armstrong non se ne fa un altro. Così chi si occupa di Luna, spazio e dintorni, ad esempio un gruppo che si chiama Liftport, ha lanciato l’idea: Kickstarter, la costruzione di un ascensore spaziale per arrivare sulla Luna.
La società privata americana sta cercando di raccogliere fondi in meno di un decennio per costruire un ascensore per la Luna.
Il LiftPort sta cercando di raccogliere 3 milioni di dollari per avviare il Project Space Elevator.
Il LiftPort sta cercando di raccogliere 3 milioni di dollari per avviare il Project Space Elevator.
“Siamo pronti per la tecnologia di un ascensore spaziale che trasporti esseri umani e oggetti robotici sulla superficie della Luna“. A sostenerlo è la società californiana LiftPort Group che si dice in condizione di costruire un sistema che consentirebbe l’accesso al nostro satellite tramite un cavo “a nastro” e potrebbe portare direttamente le persone dalla Terra alla luna
Morto Neil Armstrong non se ne fa un altro. Così chi si occupa di Luna, spazio e dintorni, ad esempio un gruppo che si chiama Liftport, ha lanciato l’idea: Kickstarter, la costruzione di un ascensore spaziale per arrivare sulla Luna.
La società privata americana sta cercando di raccogliere fondi in meno di un decennio per costruire un ascensore per la Luna.
Il LiftPort sta cercando di raccogliere 3 milioni di dollari per avviare il Project Space Elevator.
Il LiftPort sta cercando di raccogliere 3 milioni di dollari per avviare il Project Space Elevator.
Successivamente, la società pianifica di lanciare il sistema lunare. Inizialmente, si potrebbe anche costruire un ascensore spaziale che leghi la Luna a una stazione spaziale. «Il progetto potrebbe diventare realtà entro 8 anni», ha dichiarato Michael Laine, ex ingegnere della Nasa e presidente del LiftPort Group.
L’obiettivo più ambizioso è raccogliere 3 milioni di dollari, che consentirebbero di svolgere uno studio di fattibilità di un anno circa il progetto di ascensore spaziale. Le piattaforme fluttuanti potrebbero anche servire sulla Terra, ad esempio come “torri” di comunicazione a basso costo che forniscano un accesso wireless a Internet, come luoghi di osservazione per gli incendi boschivi o per montare telecamere di controllo in caso di calamità naturali.
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