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L'AMORE DI DIO PER GLI ESSERI UMANI E TENERO COME IL BACIO CHE MARIA DIEDE A GESU APPENA NACQUE Redazione di Loris Paglia

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sabato 8 febbraio 2014

Le Ooparts nelle antiche cattedrali raffigurerebbero delle navicelle spaziali?

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Nel 1961 gli archeologi mentre effettuavano degli scavi sul Palatino a Roma,
avevano scoperto una stanza sconosciuta. In una nicchia della camera vi era un quadro il cui soggetto era così incredibile che non ha ancora trovato una spiegazione soddisfacente.
 
Santa Sofia 
 
 la grande torre campanaria di Mosca

Nella parte centrale della stanza vi era quello che sembra essere una  moderna navicella spaziale simile ad un razzo posta su una rampa di lancio dalla quale fuoriuscivano dei filamenti che ricordano alle fiamme provocate dalla propulsione.
Ivan T. Sanderson, un ex ufficiale di marina che lavorava per i servizi segreti britannici e biologo distinto fu tra i primi ad interessarsi alla scoperta.
Che cosa dipinse l’artista romano? Era frutto di sola immaginazione? Realtà? Un anticipazione del futuro? Una riproduzione del dipinto appare nel suo libro, “I visitatori non invitati”.
Questo dipinto merita un attento esame; perché la riproduzione di un razzo dovrebbe apparire su un muro in una stanza nascosta risalente a tempi antichi? Sono state presentate alcune teorie che potrebbero portare ad affascinanti indagini attraverso un serio lavoro di ricerca. 
Se si considera un tipico luogo di culto moderno, bisogna riflettere sul fatto che tutta l’architettura religiosa ha praticamente seguito un modello specifico di epoche passate. 
Matematicamente parlando, l’architettura tipica visualizzata nelle grandi cattedrali d’Europa, ad esempio, potrebbe rappresentare la più grande sfida per i progettisti ed i costruttori di quel tempo, nel costruire le grandi navate dei luoghi di culto, cosi’ come le complesse strutture e le straordinarie arcate.
Alcuni disegni risalenti al 12 ° secolo, rappresentano la più bella fioritura di architettura religiosa, e si crede che sono stati progettati sui principi della matematica platonica, che si sarebbe espressa nelle armonie dell’universo.
I volti di re e regine, finemente scolpiti a Chartres e altre rappresentazioni non identificate e sconosciute con espressioni di nobiltà suprema, sono ammirate da migliaia di turisti ogni anno. 
Se si osservano le spirali gemelle della possente cattedrale si puo’ facilmente confrontare la loro forma e le proporzioni con quelle dell’Apollo 12. Osservando con occhi nuovi qualsiasi chiesa cristiana,si puo’ notare la somiglianza tra le spirali riprodotte nelle chiese con i tipici razzi moderni. 
Attraverso lo studio delle Tabelle delle moschee islamiche, pagode orientali, templi buddisti, luoghi di culto in India, Thailandia, il Medio Oriente si puo’ vedere come le loro torri volano in alto, dove la maggior parte delle persone credono che si trova il”cielo”. Consentire le differenze tra Oriente e Occidente nell’interpretazione dei dettagli, si potrebbe cercare di avere un quadro delle strutture di una torre di base e vedere come realmente sono inferiori di quantità di superficie adibite alle varie forme di contrafforti, decorazioni o bassorilievi. 
Il campanile di Ivan il Grande nel Cremlino,se lo si osserva attraverso gli occhi ed una mente aperta, si puo’ immaginarlo come un razzo a tre stadi, sormontato da una capsula semi-sferica, da altri molti stadi di razzi  travestiti da torri, come le chiese di Santa Sofia di Costantinopoli, i bellissimi archi gotici all’interno del Duomo di Colonia che ripetono la forma di razzo, nelle pagode cinesi, nei templi indù e stupa, nei campanili dell’Armenia e nelle semplici chiese rurali in tutto il mondo cristiano le quali tutte sembrano essere state costruite espressamente come imitazione di veicoli spaziali. 
Tuttavia, data la coincidenza ci si pone la domanda; perché tutte queste simiitudini?
Questa è una domanda che Vyacheslav Zaitsev, filologo presso l’Accademia delle Scienze della Bielorussia, ha cercato di rispondere in diverse opere (le reminiscenze delle cosmiche Reliquie e scritte del passato, l’evoluzione dell’Universo e degli esseri intelligenti.
Questa ricerca non è stata iniziata da Zaitsev, ma e’ stata attribuita a Rynin Nikolai, un amico e allievo di Konstantin Tsiolkovsky, scienziato russo agli inizi di questo secolo,che ha stabilito i principi per la costruzione dei razzi. Più di quarant’anni fa, è stato Rynin ad attirare l’attenzione sulle corrispondenze nei miti dei vari popoli per quanto riguarda le visite sulla Terra di esseri provenienti da altri mondi. 
Nel 1959, un altro scienziato russo, Agrest Modesto, avevaconsiderato molti eventi descritti nella Bibbia che in realtà avevano dei riferimenti a visite fatte su questo pianeta di astronauti provenienti da altri mondi. Tre anni dopo l’astrofisico americano Carl Sagan, ha pubblicato una simile ipotesi. Non vi è alcun supporto scientifico per la teoria che è stata avanzata e che noi oggi richiamando  l’attenzione sulla somiglianza tra l’architettura religiosa e le macchine progettate per i viaggi nello spazio ci fa ritenere che non è solo una coincidenza. Su una versione di recente pubblicazione vi sono alcune prove descritte nelle antiche iscrizioni su pietra, nella Bibbia e altre fonti scritturali e manufatti, vedi il libro di Erich von Daniken, “I Chariots of the Gods”.
Questo pone anche la teoria provocatoria deoll’archeologo Erich von Daniken che le origini umane sono legate alle visite sulla Terra di esseri alieni in tempi antichi. 
Tornando all’architettura delle chiese:
Come l’archetipo si perpetua con una leggera variazione, dai tempi antichi ai giorni nostri? E quali sono le ragioni per le particolari modalità espresse dall’ archetipo? Quando David ascese al cielo, gli angeli gli mostrarono gli scritti Apocrifi che relativi all’ “l’immagine della Chiesa”, che sarebbe diventata l’archetipo del Tempio di Gerusalemme.David costrui’ un modello di questa memoria, e ordinò suo a figlio, Salomone, di erigere una casa del Signore lungo le stesse linee guida. Così sarebbe stato concepito il Tempio di Gerusalemme, costruito nel 10 ° secolo aC.
Questa è la domanda che Zaitsev si pone;
“Forse l ‘immagine della chiesa” era l’immagine di una nave spaziale? 
Forse degli umani sarebbero stati indotti dagli antichi astronauti a salire a bordo di una macchina celeste per andare a vedere la casa di Dio?
Una tale interpretazione di questa antica leggenda ebraica circa l’origine del Tempio di Salomone sembra ancora più credibile, alla luce di altri testi, in particolare quelli Apocrifi. “
Gli Indu credevano chei loro templi furono costruiti a immagine di quelli di altri mondi, il cui progetto venne rivelato da una divinità. Il classico lavoro sul Ramayana, racconta di un”carro celeste”, un veicolo a due piani con “molte stanze e finestre” che “ruggiva come un leone”, che emetteva un unico suono dallo stesso tono” e “bruciava come delle fiamme rosse “quando correva attraverso l’aria, fino a quando finalmente sembrava diventare una cometa nel cielo’. Un’altra fonte, il Mahabharata, riferisce che il veicolo venne “attivato da un fulmine alato.” Il lavoro sanscrito del Samarangana Sutradhara, contiene una lunga descrizione del veicolo, come nelle opere dei Veda ed è chiamato Vimana. 
Come notato da Zaitsev:
“Cristiani ed ebrei,  buddisti e Brahmanisti,si avvalevano di una architettura che risaliva ad una sola fonte,e precisamente a quella del ‘tempio celestiale’,il cui aspetto era meglio imitato sulla Terra da chiese a cupola.”
Supponiamo che altri veicoli spaziali provenienti da altri pianeti sarebbero sbarcati sulla Terra molto tempo fa, l’uomo primitivo della  Nuova Guinea, avrebbe subito l’effetto del tutto simile   praticando il “culto del moderno aereo cargo” in questi ultimi tempi?
In questi ultimi casi, l’atterraggio del moderno aereoplano aveva portato gli aborigeni a praticare il culto di creature viste vicino ai velivoli, adottando le varie pratiche religiose come un mezzo per cercare di indurre il ritorno del velivolo ed il suo “carico”magico.

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