Se si viaggia abbastanza a nord o a sud del nostro pianeta, è possibile imbattersi nell'affascinante fenomeno dell'Aurora Polare, spesso denominata aurora boreale o australe a seconda dell'emisfero in cui si verifica. In una delle ultime immagini dell'aurora boreale fornite dal sito spaceweather.com è comparso un piccolo oggetto misterioso che confonde i ricercatori. Che cos'è?
L’aurora polare è un fenomeno ottico dell’atmosfera terrestre, caratterizzato principalmente da bande luminose di colore rosso-verde-azzurro.
L’abbagliante spettacolo multicolore è stato per molti secoli considerato un mistero. Nel medioevo si pensava che le aurore fossero qualche forma di manifestazione dello spirito o un segno della potenza di Dio.
Solo con l’avvento della scienza moderna si è compreso che il fenomeno è causato causato dall’interazione delle particelle cariche (protoni ed elettroni) prodotte dal vento solare con la ionosfera terrestre. Tali particelle eccitano gli atomi dell’atmosfera che poi diseccitandosi emettono luce di varie lunghezze d’onda.
Ma perché parlare di questo fenomeno ormai così conosciuto e spiegato? Certamente bisogna evidenziare che l’aumento in corso dell’attività solare offre maggiori opportunità per osservare le aurore polari, e questo significa che è anche più probabile imbattersi in qualche strana anomalia.
Per-Arne Mikalsen ha approfittato di questa opportunità per fotografare un’auroracomparsa su Andenes nel 2010, in Norvegia. In una delle foto scattate, appare un piccolo oggetto di colore verde a forma di paracadute. Essendo un fotografo di professione, Mikalsen ha utilizzato tutte le precauzioni per evitare che le sue immagini contenessero difetti, quindi esclude in maniera categorica che si tratti di un lens flare.
Va inoltre segnalato che Mikalsen ha fotografato per molti anni il fenomeno nel Rocket Range Andoya, vedendo praticamente tutti i tipi di aurora, tanto da averne abbastanza familiarità e comprensione. Comunque, il misterioso oggetto verde ha causato l’interesse di alcuni scienziati. Così scrive Truls Lynne Hansen dell’Osservatorio Geofisico di Tromso:
“Solitamente, aberrazioni simili compaiono quando vi è una piccola e intensa fonte di luce del campo visivo, o almeno tanto vicino da riflettersi sulla lente dell’obiettivo. Ma questo non sembra essere il caso. Inoltre, il colore del “fenomeno” è dello stesso colore dell’aurora. Ciò fa ritenere che si tratti di un aspetto sconosciuto delle aurore polari o di un riflesso della luce aurorale in qualche parte nello spazio”.
Ma, esattamente, cosa potrebbe aver riflesso la luce aurorale in qualche parte dello spazio? Una delle possibilità è che si tratti di un satellite geostazionario non ancora identificato dagli scienziati.
Il bagliore potrebbe essere stato causato da un sovraccarico avvenuto durante il passaggio del satellite al momento giusto, quando la luce del sole avrebbe potuto facilmente riflettersi sulle antenne della navicella o sui pannelli solari. I satelliti per comunicazioni “Iridium” sono noti per avere questo tipo di caratteristiche.
Tuttavia, la domanda è: può la luce di un aurora essere abbastanza forte da potersi riflettere sullo scafo di un satellite geostazionario? Continua Hansen:
“L’intensità della luce aurorale è molto simile all’intensità della luce lunare, pari a circa 1/100.000 della luce solare. Benchè di scarsa intensità, non possiamo comunque escludere immediatamente l’ipotesi di una riflessione satellitare”.
Dunque, la scienza non è sicura al 100% che si tratti di un riflesso su un oggetto orbitale. Eppure, anche se si trattasse di un satellite, di quale si tratta in particolare? E se non lo è, allora cosa ha causato lo strano oggetto verde a forma di ombrello? E’ un bagliore aurorale? Un problema della fotocamera? O un fenomeno naturale in cui la scienza non si è ancora imbattuta?
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