«Potrebbero esserci altri esseri creati da Dio»
Il Vaticano apre agli extraterrestri
«Si può credere in Dio e in E.T.»
Il teologo-astronomo Funes: anche loro potrebbero godere della misericordia del Padre
Il Vaticano apre agli extraterrestri
«Si può credere in Dio e in E.T.»
Il teologo-astronomo Funes: anche loro potrebbero godere della misericordia del Padre
CITTÀ DEL VATICANO — «È possibile credere in Dio e negli extraterrestri. Si può ammettere l'esistenza di altri mondi e altre vite, anche più evolute della nostra, senza per questo mettere in discussione la fede nella creazione, nell'incarnazione e nella redenzione». Lo afferma il capo degli astronomi vaticani, il gesuita argentino José Gabriele Funes, 45 anni, doppia laurea in teologia e in astrofisica. Non c'è da sospettare che un qualche giornalista abbia forzato le sue parole, perché l'intervista è dell'Osservatore Romano. Né è la prima volta che Funes azzarda simili affermazioni. Nonostante tali convinzioni, egli è stato posto a capo della Specola vaticana da papa Ratzinger nel 2006. «Come esiste una molteplicità di creature sulla terra - ha detto ancora il padre Funes - così potrebbero esserci altri esseri, anche intelligenti, creati da Dio. Questo non contrasta con la nostra fede, perché non possiamo porre limiti alla libertà creatrice di Dio». Obiezione vertiginosa: ma da chi sarebbero stati redenti questi alieni? Risposta fredda dell'astrofisico e teologo: «Non è detto che essi debbano aver bisogno della redenzione. Potrebbero essere rimasti nell'amicizia piena con il loro Creatore ».
Ma se questi extraterrestri fossero peccatori? Tranquilli: «Anche loro, in qualche modo, avrebbero la possibilità di godere della misericordia di Dio, così come è stato per noi uomini». Per Funes si può credere a «Dio creatore» e accettare l'ipotesi del big bang che è «la migliore spiegazione dell'origine dell'universo che abbiamo finora» e «non è in contraddizione con la fede: è ragionevole». Così egli combina la Bibbia e il telescopio: «Da astronomo io continuo a credere che Dio sia il creatore dell'universo e che noi non siamo il prodotto della casualità ma i figli di un padre buono, il quale ha per noi un progetto d'amore. La Bibbia fondamentalmente non è un libro di scienza» e dunque «non si può chiedere alla Bibbia una risposta scientifica ».
Non è la prima volta - si capisce - che un uomo di Chiesa si avventura su questo terreno. Già il gesuita predecessore di Funes alla Specola, George Coyne, aveva definito come «temeraria e presuntuosa» in più occasioni «l'idea che non esistano altri esseri viventi al di fuori della Terra». Non c'è una posizione del magistero cattolico in questa materia avventurosa. L'inizio di un dibattito tra i teologi risale agli anni Cinquanta, quando molto si parlava di Ufo e si sognavano imminenti contatti con altre stirpi intelligenti.
Il padre Raimondo Spiazzi, domenicano, e il padre Gino Concetti, francescano, avevano già espresso idee somiglianti a quelle del padre Funes, per restare ad autori ospitati dall'Osservatore Romano. Possibilista in materia si era detto a suo tempo persino padre Pio, gran santo ma non certo teologo né cultore di astrofisica. A chi faceva obiezioni una volta ebbe a rispondere: «Vorresti che l'onnipotenza di Dio si limitasse al piccolo pianeta Terra?».(*)
IL PAPA HA INCONTRATO UN EBE?
Urge una premessa. Bill Ryan e Karry Cassidy sono due ricercatori che hanno aperto due siti. www.serpo.org ewww.projectcamelot.net
In particolare, nel primo dei due, vengono riportate tutta una serie di e mail, attraverso le quali presunti esponenti dei servizi segreti e insider militari, rivelerebbero i particolari di ciò che è di dominio pubblico fra gli ufologi. L'Ufo crash di Roswell, la cattura di un alieno da parte dei militari americani (alieni chiamati EBE - Extraterrestrial Biological Entity) e un presunto scambio che sarebbe avvenuto nel deserto del Nevada, nel 1965, fra rappresentanti della comunità EBE e umana. Uno scambio in cui 18 uomini sarebbero andati sul pianeta di provenienza delle EBE, Crystal Night, nella costellazione di Zeta Reticuli, e sarebbero tornati nel 1978. (Il fatto, sostengono molti, sarebbe stato lo spunto per il film di Spielberg, guarda caso di quell'anno, 'Incontri ravvicinati del terzo tipo' - scritto in collaborazione con uno dei maggiori ufologici e insider americani, Joseph Allen Hynek).
Una delle ultime mail rilasciate ai due ricercatori dai presunti insider anonimi riguarda l'attuale papa Ratzinger. Il suo ultimo viaggio negli Stati Uniti risale allo scorso aprile, un viaggio durato 6 giorni, dal 15 al 21. Durante questo viaggio, il papa avrebbe incontrato personalmente un rappresentante della comunità EBE (sul sito viene denomita OSG - Our Special Guest- il nostro ospite speciale). I due avrebbero parlato del pianeta Serpo (Crystal Night) e del viaggio dell'equipaggio umano, oltre chiaramente a varie speculazioni sulle affinità nelle rispettive filosofie religiose e sull'esistenza di un Dio.
Tornato a Roma Ratzinger, pochi giorni dopo la Specola Vaticana se ne esce con la clamorosa affermazione, ripresa da tutti i mass media, secondo cui la vita extraterrestre non solo è possibile ma è anche compatibile con l'esistenza di Dio. (**)
Fonti: (*) corriere.it (Da un articolo di Luigi Accattoli)-(**) webalice.it
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