E’ stato scoperto il primo asteroide che condivide la sua orbita con il pianeta Urano: ciò è in contrasto con quanto finora ritenuto e cioé che l’attrazione gravitazionale di Giove abbia sgomberato le orbite di Saturno ed Urano portando via tutti gli asteroidi eventualmente presenti.
Questa scoperta suggerisce che più di un asteroide di questo tipo, i Troiani, stia nascosto nei pressi di corpi celesti finora insospettabili: poterne in futuro trovare altri rafforzerebbe l’ipotesi che possano anche esistere Troiani molto grandi che condividano la loro orbita con Esopianeti.Mike Alexandersen e altri colleghi dell’Università della British Columbia di Vancouver hanno recentemente scoperto un Troiano di 60km, denominato 2011 QF99, per mezzo di uno dei telescopi delle isole Hawaii. Si trova posizionato nei pressi del punto Lagrangiano L4 diUrano, laddove l’attrazione gravitazionale del Sole e del pianeta si bilanciano. Questa situazione, in base alle simulazioni effettuate, dovrebbe mantenersi per almeno 70.000 anni, dopodiché l’orbita finale diventerebbe quella di un Centauro.
La scoperta è il frutto di una indagine effettuata nel 2011 e nel 2012 per mezzo delCanada France Hawaii Telescope (CFHT) in una zona del cielo di 20° quadrati alla caccia di oggetti Trans Nettuniani (TNO) e Centauri con parametri orbitali risonanti con quelli di Nettuno: si tratta di oggetti di magnitudine inferiore alla 24.5 (assolutamente non alla portata dei seppur ottimi telescopi amatoriali!) e con distanze dal Sole superiori alle 20 UA. Tra questi oggetti scoperti c’è per l’appunto il nostro 2011 QF99, che già dai primi valori dei parametri orbitali (raffinati con indagini successive) è apparso prima come coorbitante del pianeta gassoso Urano e poi come asteroide troiano in orbita intorno al punto lagrangiano L4.
Gli Exo-Troians
Fin dalla loro scoperta intorno a Giove (ce ne sono più di 3000 sparsi tra L4 e L5 della sua orbita), analoghi asteroidi Troiani sono stati scoperti in vicinanza di Nettuno,Marte e perfino della Terra e si pensava che sarebbero stati altamente improbabili per Saturno e Urano, dato che il massiccio Giove ha letteralmente aspirato qualsiasi tipo di rocce cosmiche già a partire dalla formazione del Sistema Solare: probabilmente il Troiano di Urano è un compagno di viaggio catturato molto più tardi nella storia del pianeta.
“Questa scoperta significa che molti altri Troiani si possano nascondere vicino ad altri mondi inaspettati”, dice Rudolf Dvorak dell’Università di Vienna: un insieme eventuale di Troiani di questo tipo all’interno del nostro Sistema Solare potrebbe rafforzare la possibilità che altri sistemi stellari possano ospitare versioni più grandi di tali compagni di viaggio. “In questa configurazione di asteroidi Troiani, ce ne potrebbero essere alcuni aventi la grandezza della Terra” continua Dvorak, “forse perfino nella zona abitabile, quella zona di spazio attorno ad una stella nella quale un pianeta potrebbe favorire la vita”.
Tra l’altro questa non è una novità: i 3000 e più asteroidi Troiani (e Greci) di Giove si trovano nei pressi di L4 e L5, ognuno con un’orbita più o meno eccentrica ed inclinata, ma la cosa importante è che rimangono abbastanza stabilmente in zona: per apprezzare meglio la loro caratteristica di orbitare in vicinanza di L4 o L5 bisogna utilizzare simulatori che possano descrivere il moto di tali asteroidi mantenendo fisso il pianeta.
Orbital elements:
2011 QF99
Epoch 2013 Apr. 18.0 TT = JDT 2456400.5 MPC
M 266.87910 (2000.0) P Q
n 0.01175115 Peri. 286.31989 -0.84417198 -0.52091457
a 19.1608990 Node 222.51181 +0.53486523 -0.80261768
e 0.1767221 Incl. 10.79614 +0.03595634 -0.29060776
P 83.87 H 9.7 G 0.15 U 3
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