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L'AMORE DI DIO PER GLI ESSERI UMANI E TENERO COME IL BACIO CHE MARIA DIEDE A GESU APPENA NACQUE Redazione di Loris Paglia

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sabato 8 febbraio 2014

L’Alien Agenda: il mito delle basi sotterranee e degli antichi Extraterrestri

Nel profondo centro-nord del New Mexico vi è (o vi era?) la sonnolenta cittadina di Dulce che si trova sulla Mesa Archuleta in Colorado. E ‘ abitata da circa 3000 abitanti ed è la capitale della Jicarilla Apache Nation. Per quanto  possa sembrare piccola e insignificante  questa localita’ remota, si è posta al centro di numerose polemiche nei primi anni 80. 


Patala Bhairaviavi 
All’epoca il fisico e inventore, Paul Bennewitz aveva affermato di aver scoperto vicino a Dulce una base sotterranea occupata dagli extraterrestri. La sua storia si diffuse rapidamente attraverso la comunità UFO.  Le accuse rivolte alla base sotterranea includevano i rapimenti di umani da parte di questi esseri extraterrestri.  Paul Bennewitz aveva anche affermato che gli extraterrestri erano stati impegnati nello sviluppo di tecnologie molto avanzate, tra cui la manipolazione genetica. 
Il loro piano, secondo i teorici del complotto, era quello di controllare il governo e ottenere il controllo finale della Terra per mezzo di un Nuovo Ordine Mondiale. Alcune storie erano emerse per quanto riguarda un’alleanza perversa stipulata tra gli esseri umani e gli abitanti della base di Dulce che includeva legami con i governi ombra tramite società segrete come gli Illuminati, i massoni, il Gruppo Bilderberg e la Skull and Bones. Dulce non è l’unico posto sulla terra dove si ritiene che esistano delle basi sotterranee, ma è quello che ha ricevuto una maggiore notorietà negli ultimi tempi.  Le basi sotterranee, secondo i teorici della cospirazione sono presenti in tutto il mondo e importanti avamposti sono attivi in ​​tutti gli Stati Uniti, Australia, Antartide e Sud America.
Queste basi sono collegate tra loro tramite una serie di canali che collegano una base all’altra. Ci sono anche alcune affermazioni che sostengono che uno di questi tunnel conduceva ad una base attiva sotto il Vaticano, nella quale si sarebbe esercitato il controllo sulla civiltà occidentale per secoli. Una ricchezza di informazioni sono emerse recentemente su questo argomento .Questa storia e’ così strana per cui ci si pone la domanda se tutto quello che affermano puo’ mai essere vero.
Per addentrarci meglio nell’argomento ci rivolgiamo alla mitologia nella ricerca di alcune risposte. Si deve rilevare che la mitologia, come molte alcune affermazioni che provengono dalla comunità ufologica, viene trattata più come un prodotto della fantascienza piuttosto che come un dato di fatto. 
I mitologi tradizionali sostengono che gli dèi nel mito rappresentano le forze della natura che sarebbero stati creati forse dalla fervida immaginazione di qualcuno. Detto questo,perche’ la mitologia non supporta queste affermazioni apparentemente stravaganti?
Le storie di regni sotterranei occupati dagli “dei” ha pervaso la narrativa della mitologia antica.  A seconda della cultura, questi regni furono chiamati Ade, Tartaro, Xibalba, Duat, Patala e l’Inferno. 
Queste “case degli dèi”, non si trovano sempre nelle profondità della terra, ma a volte sono descritte all’interno di una montagna o in profondità sotto le acque.  L’accesso al loro dominio, indipendentemente dalla località, come è stato spesso descritto avverrebbe attraverso la bocca di una caverna. L’ingresso in questi mondi sotterranei rimarrebbe aperto solo per pochi istanti dopodiche’ esso sparirebbe dalla vista completamente e istantaneamente. Gli abitanti di questi regni sotterranei non amano ricevere la visita di persone indesiderate per cui l’accesso verrebbe concesso solo per selezionare alcuni individui di loro gradimento.
Secondo i testi antichi, l’ingresso negli inferi era tutt’altro che facile. I testi del Maya Popol Vuh, per esempio, descrivono il percorso seguito dai fratelli eroi Hunhun-Ahpu e Vukub-Hunapu. Si racconta di una ripida discesa nella casa dei Signori di Xibalba e le molte sfide che avevano dovuto affrontare. Allo stesso modo, testi come il Libro dei Morti egiziano, descrivono il percorso che il defunto dio-re deve percorrere per entrare in Duat.  Come descritto nel Popol Vuh, il percorso era irto di sfide che l’individuo doveva superare per entrare nel regno dei morti, in un mondo sotterraneo.
 Il Vishnu 
I testi del Purana affermano che il livello più profondo degli inferi, Patala, si trova a 70.000 yojana sotto la superficie della terra. Nel Gilgamesh, il poema epico che porta il suo nome, questo livello è descritto come fare un viaggio nel buio fitto fino a quando non si arriva a una luce che riempie una stanza della malavita. I domini sotterranei degli dei sono descritti come spazi pieni di case e vasti saloni dove migliaia di persone si potevano assemblare. Fontane, piante, erba alta, alberi e animali di ogni genere riempiono questa terra.
L’asceta divino, Narada, che è descritto nel Vishnu Purana afferma di aver visitato Patala. 
“Patala era molto più affascinante del cielo” aveva esclamato Narada. Che cosa può essere confrontato con Patala dove i Naga (serpenti) sono decorati con belle e brillanti gemme che diffondono il piacere? 
Questi luoghi erano impreziositi dalle figlie di Daitya e Danava.
Descrizioni simili di sotterranei e case sottomarine degli dèi si sono diffuse attraverso la mitologia.
La casa del dio sumero della fertilità Enki, che si trova nelle profonde acque, è descritta come una casa costruita in oro, argento e lapislazzuli. Anche gli scrittori, come il filosofo greco Platone, fa eco a questa nozione. Egli credeva che la terra fosse cosparsa da una serie di cavità  piene di acqua, aria, alberi, frutti e fiori. Sorprendentemente, Platone fornisce la conferma all’ennesima affermazione fatta dalla moderna ufologia. Platone prosegue affermando che queste cavità erano collegate tra loro da condotti sotterranei. Ma Platone non è l’unico che fa riferimento a tunnel che si troverebbero sotto la superficie terrestre. Le leggende Inca raccontano di vaste reti di gallerie che attraversano in lungo e in largo il pianeta,sotto il quale ci sarebbero antiche città sotterranee. 
Quando Pizarro e i conquistatori spagnoli entrarono in Perù, rapirono l’imperatore Inca Atahualpha e lo trattennero per ottenere un riscatto. Come riscatto gli Spagnoli chiesero abbastanza oro da riempire una stanza in cambio della liberazione di Atahualpha. Alcuni uomini di Pizarro vennero a conoscenza di alcune voci che l’oro Inca era tenuto nascosto in una vasta rete di tunnel sotterranei. I tunnel si trovavano in quei luoghi da migliaia di anni i quali correvano per molti chilometri sotto la capitale Inca. 
In anni più recenti i pochi avventurieri che osarono entrare nelle caverne sotto Cusco non furono mai più visti. Solo uno di loro era riuscito a venire fuori vivo dalle gallerie portando con sé due barre di oro che secondo i funzionari divenne pazzo per avere visto qualche cosa di terrificante. 
Successivamente gli ingressi alle gallerie furono murati per motivi di sicurezza – almeno questa è la versione ufficiale. Gli indiani Apache riferiscono che i loro antenati si rifugiarono nelle antiche gallerie a seguito di una catastrofe avvenuta sulla terra. Questi loro antenati avrebbero vagato per molti anni in questi immensi passaggi che trasportavano i semi per la vita nel nuovo mondo. Cosa dire delle affermazioni fatte dagli Ufologi riguardanti queste basi utilizzate per l’ingegneria genetica? 
Secondo le loro affermazioni l’ingegneria genetica sarebbe avvenuta nella base di Dulce  nel livello più basso, il 7 ° livello, nel quale degli extraterrestri si sarebbero impegnati in questo tipo di sperimentazioni.
Ancora una volta, la mitologia supporta questa premessa. 
Le Tribù dei nativi americani sostengono questa teoria soprattutto quando si tratta di discutere su questo argomento. Nelle terre dei Jicarilla Apache (la cui sede si trova in Dulce), i Navaho e gli indiani Hopi conservano tutt’ora particolari tradizioni sulla creazione e  sulla nascita dell’uomo che avrebbe avuto origine sotto la superficie della terra.
Gli algonchini raccontano: 
“Così e’ stato fatto perche’ il mondo più in basso dentro una  grotta  era diventato troppo pieno di cose viventi, pieno di creature che strisciavano al buio come rettili uno sopra l’altro .” 
Anche Beroso, un sacerdote babilonese, racconta di creature orribili che abitavano questo regno sotterraneo. Egli aveva descritto degli uomini che avevano un solo corpo con due teste, alcuni con delle gambe e corna come quelle di una capra e persino con i quarti posteriori di un cavallo e il corpo di un uomo. ”In breve, in quel luogo c’erano delle creature sulle quali erano stati impiantati gli arti di ogni specie di animale “.
Questi esperimenti genetici sono stati condotti da un gruppo di esseri rettiliani nei livelli più bassi della base secondo quanto riferito da alcune fonti. Thomas Castello, un ex alto funzionario della sicurezza della base, aveva testimoniato che la base di Dulce era una struttura sotterranea con sette livelli inferiori in cui vi erano una serie di caverne naturali. Thomas Castello era certo che queste caverne fossero state utilizzate da diverse razze di extraterrestri in un lontano passato.
Nella cosmologia indù, i Naga (serpente) in un lontano passato vivevano sulla terra fino a quando il grande dio Brahma li mandò a vivere sotto il mare  nel settimo livello del loro regno sotterraneo chiamato Patala. Nella discesa nel regno sumero di Inana To (L’Altro Mondo), Inana fu costretto a passare attraverso sette porte affinche’ potesse raggiungere finalmente le viscere degli inferi.
La leggenda azteca racconta che Quetzalcoatl, il serpente piumato, si reco’ a Mictlan, il mondo sotterraneo Azteco, dove creo’ l’uomo con il proprio sangue e le ossa della vita precedente. In tutta la mitologia l’atto della creazione dell’umanità è sempre stata associata a uno specifico gruppo di dèi, gli dèi della fertilità.  Le divinità della fertilità di tutto il mondo sono tradizionalmente rappresentate come rettili o anfibi in natura e appaiono nell’arte con l’aspetto di creature dall’aspetto ibrido, frutto di un incrocio tra un uomo e un pesce o un uomo e un serpente. Un certo numero di individui sostengono che l’intenzione dei Rettili era ed è quella di controllare il genere umano, con l’obiettivo di dominare il pianeta facendo riferimento allo sviluppo di un Nuovo Ordine Mondiale. I fautori di questa teoria ritengono che i Rettiliani o il sottoprodotto dei loro esperimenti di manipolazione genetica, avrebbero l’intenzione di prendere il controllo della superficie terrestre. Questa acquisizione è stata orchestrata da un gruppo estremamente potente e influente, che include molte delle persone più ricche del mondo. 
Alcuni sostengono che i membri di questo gruppo d’elite sarebbero geneticamente correlati tra loro. 
Il loro obiettivo è di fare in modo che ogni uomo, donna e bambino che vive sulla terra, rimanga obbediente alla loro agenda segreta. I Rettiliani sono accusati di voler ridurre la popolazione sulla terra attraverso l’impiego di armi chimiche e biologiche come gli OGM, vaccinazioni e virus artificiali.  Si era sostenuto che era più facile controllare 500.000 o un milione di persone anzicche’ i 7 miliardi di persone che attualmente vivono sulla terra. Uno sguardo alla mitologia relativa a questa affermazione ha un paio di pilastri a suo sostegno. 
L’idea di abbattimento della popolazione umana sulla Terra non sarebbe un concetto moderno. Gia’ nelle epopee sumere di Atrahasis troviamo una storia in cui gli dei sterminarono la popolazione! Milleduecento (1200) anni dopo la creazione del genere umano il numero di persone che veveano sulla Terra aumento’ notevolmente.
Il loro “rumore” avrebbe disturbato il sonno del dio del cielo Enlil che decise di inviare una piaga per ridurre la popolazione. Questo sterminio di massa funziono’ per un po ‘; trascorsi altri 1200 anni la popolazione crebbe nuovamente al punto che Enlil venne disturbato ancora una volta dal rumore provocato dagli esseri umani caotici e disubbidienti. Questa volta, al fine di diminuire il loro numero, intervenne il dio della pioggia  Adad che trattenne le piogge in modo che il mondo avrebbe sofferto una grande siccità in modo da far morire un gran numero di esseri umani.  La popolazione continuo’ a crescere, e trascorsi altri 1200 anni il rumore divenne troppo forte da essere sopportato da Enlil . Volendo alleviare il suo problema Enlil disse agli dèi di trattenere tutti i doni della natura. La cosa andò avanti per sei anni e, come descrivono i testi, per sopravvivere la gente della Terra fu costretta al cannibalismo.  Nonostante cio’ il dio della fertilità, Enki,cerco’ di salvare il popolo dalla fame e questo fece arrabbiare Enlil ancora di più. 
Infine Enlil, per vendetta, decise di distruggere l’umanità una volta per tutte e per fare cio’ decise di inondare il mondo. Enki, ancora una volta salvo’ l’umanità dalla distruzione 
totale avvertendo Atrahasis del diluvio imminente consigliandolo di costruire una barca per salvare se stesso e la sua famiglia.

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