New York, 30 ott. (TMNews) - Altro che dischi volanti e alieni nei deserti del Nevada. Nell'Area 51 gli Stati Uniti hanno testato un aereo di fabbricazione sovietica acquistato "segretamente" dal governo americano tramite Israele.
Il moderno Mig-21
La storia risale al 1968, in piena Guerra Fredda, ed è stata rivelata grazie alla pubblicazione di un rapporto declassificato sotto il Freedom of Information Act, richiesto dalla George Washington University al National Security Archive.
Proprio lo scorso agosto, sempre attraverso la pubblicazione di altri documenti, la Cia aveva confermato l'esistenza della misteriosa area, sostenendo che fosse usata per condurre test su programmi aerospaziali del governo americano. Ora si scopre che in questo programma prevedeva anche prove sui mezzi impiegati dal nemico sovietico. Nel 1968 l'aeronautica militare americana affittò un MiG-21 da Israele che a sua volta lo aveva comprato nel 1966. L'analisi svolta dagli Usa mette a confronto le potenzialità del velivolo russo, che con 10.000 esemplari usciti dalle fabbriche dal 1959 resta il caccia più prodotto della storia.
I test dovevano servire anche a mettere a punto una strategia difensiva in caso di scontro diretto attraverso l'impiego di aerei militari. Quello del MiG-21 non fu l'unico esperimento del genere nella storia dell'Area 51, ma non ci sono dettagli di altri esempi nei documenti resi pubblici. Usando il Fishbed - questo il nome in codice dato all'MiG-21 dalla Nato - le forze militari americane hanno anche simulato il sistema che l'Unione sovietica avrebbe messo in campo in caso di guerra. Facendo riferimento a quanto rivelato dal documento, emerge che i funzionari del governo avrebbero da sempre cercato di mantenere la totale segretezza sull'area: le foto scattate da alcuni astronauti americani durante altri test avevano aperto un dibattito interno sui pericoli che gli Stati Uniti avrebbero corso se le immagine fossero state rese pubbliche.
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