Non è frutto di un sapiente fotomontaggio con Photoshop, ma una straordinaria opera della natura: la pietra opale nella foto è stata trovata in Oregon, nell'Opal Butte. Al suo interno, sembra essere intrappolata una nebulosa in miniatura.
Nel film “Men in Black”, i due agenti MIB dovevano recuperare la galassia contenuta nella “Cintura di Orione”, praticamente un piccolo ciondolo con una galassia in miniatura al suo interno.
Ebbene, la madre terra sembra aver fatto qualcosa di meglio: un’intera nebulosa all’interno di un opale trovato in Oregon, nella miniera denominata Opal Butte, scoperta nel 1890 da un gruppo di minatori.
Come suggerisce il nome del luogo dove è stata trovata, la straordinaria pietra è un opale, un minerale amorfo con un colore variabile dal trasparente al bianco latte e con una infinità di differenti tonalità intermedie (verde, rosso, giallo, marrone, nero).
Il contenuto in acqua può arrivare fino al 20%. La formazione dell’opale avviene mediante lento deposito geologico di un gel colloidale di silice a bassa temperatura.
L’opalescenza, il gioco di colori e di luce presentato dai campioni di opale, è dovuta ad effetti di interferenza ed alla diffrazione della luce causata a sua volta dalla regolare disposizione delle sferette di silice le quali si dispongono in una forma impaccata, regolare e tridimensionale; è simile quindi alla disposizione dei cristalli.
Il riscaldamento di campioni di opale può causarne la disidratazione e, pertanto, la perdita dell’effetto di opalescenza. Una parziale reidratazione è ottenibile con prolungata immersione dei campioni danneggiati in acqua.
Gli opali sono gemme la cui fama e desiderabilità risale attraverso i secoli. La loro straordinaria bellezza ne ha fatto pietre molti ricercate per la realizzazione di gioielli. La pietra in questione è stata battuta all’asta da Bonhams per circa 20 mila dollari.
Nessun commento:
Posta un commento