Un progetto europeo intende ricreare al
computer l'attività cerebrale complessiva dei nostri centromiliardi di
neuroni.
Dalla fame ai sogni: Gli enigmi del
cervello.
In un cervello, che pesa circa 1,300 kg, ci sono
100 miliardi di neuroni, l'equivalente approssimativo delle stelle nella via
lattea. Dalle ricerche condotte fino ad oggi, siamo in grado di sapere che ogni
singolo neurone riceve informazioni da altri 10mila neuroni. Le informazioni
vengono trasmesse attraverso "impulsi" elettrici che viaggiando l'ungo i rami
(gli assoni) dei neuroni collegando le cellulere tra loro. Queste scariche
elettriche stimolano il rilascio di sostanze chimiche ed è proprio tramite
queste sostanze che i neuroni comunicano fra di loro, pur conoscendo in maniera
approfondita queste attività non siamo tutt’oggi in grado di comprenderne il
linguaggio: siamo sì in grado di registrarlo ma non di decodificarlo.
Molti sono gli enigmi legati al cervello, non
sappiamo esattamente a che cosa serva l’85% delle cellule che lo compongono.
Sappiamo che coscienza, ricordo, giudizio, desiderio di accoppiamento, sete,
fame, sonno sono tutti lì, nel cervello, ma non siamo in grado di distinguere
che cosa codifica l’uno e l’altro. Non sappiamo come il cervello riesca ad
immagazzinare i ricordi, come riesca a recuperarli velocemente, e come con
invecchiando li perda inesorabilmente.
Donazioni geniali : Einstein lasciò in
eredità il suo cervello?
Albert Einstein ha permesso agli scienziati di
studiare a fondo il suo cervello, lasciandolo in eredità ad alcune università
americane. Alla morte dello scienziato nel 1955 a 76 anni, il cervello fu subito
rimosso dal corpo (erano passate soltanto sette ore) e conservato per future
ricerche.
Il cervello di Einstein non è molto più grande di
altri cervelli. Tuttavia i lobi parietali, sede delle facoltà matematiche,
musicali e del linguaggio, sono più ampi del normale di circa il 15 per cento e
questo potrebbe spiegare le sue straordinarie capacità. Inoltre Einstein non
aveva un solco (chiamato la scissura di Silvio) che percorre quest'area e che
normalmente organizza i pensieri in quella zona del cervello. Si pensa che
proprio questa assenza permettesse ai neuroni di comunicare tra loro più
facilmente. L'idea che il genio di un individuo sia legato alla struttura del
cervello riveste ancora un grande interesse tra i neuroscienziati.
Come si sta muovendo la scienza? Quali
saranno le future ricerche?
Moltissimi sono
gli enigmi: cosa innesca il sonno? e a che servono i sogni? Non sappiamo da dove
possa scaturire il bene e il male; che cos’è l’altruismo e l’egoismo; e se
effettivamente siamo noi a decidere delle nostre azioni, o se è solo frutto di
un’illusione.
Sembrerebbe che per la fine di questo decennio,
gli scienziati sperano di poter fare la prima simulazione dell’attività dei soli
neuroni cerebrali. Adibito allo scopo è nato il progetto Hbp (Human Brain
Project tradotto come Progetto cervello umano) che coinvolge ben 130 università
in tutto il mondo. Questo progetto tutt’ora è in competizione con altre sei
ricerche per ricevere un finanziamento dall’Unione Europea pari al 1 miliardo di
euro.
Il Blue Gene, sarà un agglomerato di circa 300
mila processori riuniti in uno spazio equivalentea 72 frigoriferi, simulando una
massa di 200 milioni di neuroni ( il cervello di un topo). Il cervello umano è
ben più grande e per riprodurre l'attività di un singolo neurone nel 2005 ci
volle un super computer e un progetto lungo ben tre anni !
Spunti: rivista n° 239 di
Focus ( settembre 2012 dossier "Cosa resta da scoprire?" ) Immagine di
testata (clicca
qui) 1° immagine (clicca
qui) 2° immagine (clicca
qui) 3° immagine (clicca
qui) 4° immagine (clicca
qui)
Nessun commento:
Posta un commento