E’ passato poco tempo dalla scoparsa del primo uomo a mettere piede sulla Luna, Neil Armstrong. Secondo varie fonti, Armstrong e Buzz Aldrin videro oggetti volanti non identificati di grandi dimensioni provenire da un cratere lunare. Sembrava che Armstrong avesse portato con se i suoi segreti nella tomba e invece, a quanto pare, non è così secondo il dottor Stevphen Greer, direttore del Disclosure Project -una organizzazione no-profit dedicata al rilascio di documenti contenenti informazioni sugli UFO.I familiari di Aldrin hanno privatamente confessato che l’astronauta vide effettivamente un UFO durante l’allunaggio e l’amico più stretto di Armstrong avrebbe addirittura confessato che quest’ultimo aveva ricevuto minacce di morte se avesse parlato dell’accaduto. Se fosse vero, sia gli astronauti dell’ Apollo11 che altri visitatori della Luna avrebbero ricevuto minacce di morte per tenere al sicuro il segreto? Armstrong non ha mai pubblicamente dato versioni constrastanti da quella ufficiale, niente che potesse far capire che ci fossero segreti sulla missione Apollo 11. C’è però una sua affermazione molto criptica, fatta alla Casa Bianca in occasione del 25° anniversario dello sbarco dell’Apollo 11, il 20 luglio 1994, in sui suggeriva di custodire i segreti della missione:
“Oggi abbiamo con noi un gruppo di studenti, tra i migliori d’America. A voi diciamo, questo non è che l’inizio. Ci sono grandi idee da scoprire, scoperte a disposizione di chi può rimuovereuno degli strati protettivi della verità. Ci sono posti in cui andare oltre ogni immaginazione“.Cosa intendeva dire Armstrong con “rimuovere gli strati protettivi della verità“? Nascondeva qualcosa? Stephen Greer ha interrogato i familiari di Aldrin e Armstrong per vederci chiaro:
“Familiari stretti di Armstrong e Aldrin mi hanno raccontato separatamente che effettivamente i due astronauti hanno visto UFO di grandi dimensioni nel cratere in cui è sbarcato il modulo lunare. Ho anche parlato con gli ufficiali militari che hanno visto il filmato di questo evento, ma non è mai stato reso pubblico. Un familiare di Aldrin mi ha detto che un giorno Buzz, se potrà, racconterà tutto”.
Greer successivamente ha rivelato che, secondo un caro amico di Armstrong, quest’ultimo aveva ricevuto minacce di morte per mantenere i suoi segreti della Luna:
“Quando stavamo organizzando il Disclosure Project pochi anni fa, ho chiesto ad un amico di Neil Armstrong, sel’astronauta fosse venuto a Washington per il briefing del Congresso 1997 organizzato nel mese di aprile del 1997. Mi è stato detto che Armstrong avrebbe voluto, ma che se avesse parlato di ciò che era realmente accaduto durante lo sbarco sulla Luna, Neil Armstrong, la moglie, e i figli sarebbero stati tutti uccisi. Mi è stato detto senza mezzi termini.“
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