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L'AMORE DI DIO PER GLI ESSERI UMANI E TENERO COME IL BACIO CHE MARIA DIEDE A GESU APPENA NACQUE Redazione di Loris Paglia

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domenica 9 giugno 2013

Ex colonnello dell’USAF dichiara: “ho visto un UFO e Alieni alti e magri”






L’Ex tenente colonnello dell’US Air Force Richard French, negli anni ’50 ha assunto il ruolo di uno dei responsabili del famoso progetto Blue Book. Il suo compito era quello di indagare e derubricare i falsi rapporti sugli UFO.
Data la sua mansione, l’ex militare non avrebbe mai immaginato che un giorno sarebbe diventato testimone dell’avvistamento UFO e  di due alieni impegnati nella riparazione del loro disco volante.
L’Ex ufficiale ormai in pensione ha raccontato della sua esperienza nel recente congresso ‘Citizen Hearing On Disclosure‘ tenutosi a Washington DC organizzato dalle maggiori associazioni ufologiche per spingere i governi mondiali a rivelare finalmente la verità sull’attività aliena sul nostro pianeta.
L’ex colonnello ha raccontato quello che è conosciuto come ‘Incidente di Terranova’, un avvistamento avvenuto nei primi anni del 1950, quando due UFO furono visti da molte persone al largo della costa di Saint Jonh. I superiori di French gli ordinarono di occuparsi del caso.
“Mi dissero che avevano un rapporto UFO e volevano che indagassi”, racconta Richard French all’Huffington Post. “Mi dissero che uno l’ufo era stato visto sotto la superficie del mare. Quando arrivammo sul posto c’erano numerose persone sulla banchina che guardavano con stupore la superficie del mare, tra cui diversi poliziotti del posto”.
French ricorda che l’acqua era molto chiara e che si potevano vedere due velivoli circolari, ognuno dei quali di circa 18 metri di diametro e circa 3 metri di spessore. I due oggetti galleggiavano sotto la superficie dell’acqua ad un paio di metri l’uno dall’altro e a non poi di 20 metri dalla riva. E poi, vide due essere in acqua vicino ai velivoli.
“La prima cosa che vidi furono gli UFO. Era evidente che erano impegnati in qualche attività, ma non sono stato in grado di dire cosa. I due dischi non si trovavano sul fondale, ma a circa a metà altezza dalla superficie”, continua French.
“Poi vidi i due esseri: erano alti circa 2 o 3 metri, erano di colore grigio chiaro, molto sottili, con le braccia lunghe e con due o tre dita. La parte superiore della testa era molto ampia rispetto alla linea della mascella e gli occhi molto inclinati”.
Secondo il racconto dell’ex militare dell’Air Force, una delle navi ha poi cominciato ad emergere dal mare, “Quando è uscito dalla superficie, il velivolo viaggiava a circa 150 miglia orarie.
Poi, dopo qualche istante, ha cominciato a muoversi alla velocità straordinaria di 2500-3000 miglia all’ora, per poi scomparire all’orizzonte.  Il velivolo, incredibilmente, torno circa 20 minuti più tardi, rallentando quasi fino a fermarsi, per poi rientrare nell’acqua”.
French racconta che dopo altri 20 minuti le due navi si sono mosse insieme, ancora una volta cominciando lentamente per uscire dal mare, accelerando repentinamente una volta raggiunta l’alta atmosfera. “Credo stessero eseguendo delle riparazioni alla nave, con relativo collaudo per capire se le riparazioni fossero adeguate”, ipotizza French.
Per ironia della sorte, la funzione di Richard French nell’ambito del Progetto ‘Blue Book’ era quello di scovare e smentire i falsi casi UFO. Che tipo di rapporto ha potuto consegnare dopo aver assistito personalmente ad un caso così eclatante?
Dato che all’epoca l’ex militare rifiutava le storie di UFO, presentò una informativa fittizia, nella quale considerava queste navi come qualcosa di sconosciuto. “Scrissi che si trattava di qualcosa che non conoscevamo, qualcosa di forestiero o irriconoscibile”, ammette French.
“Ad ogni modo, penso senza dubbio che si trattasse di ufo e credo che a bordo ci fossero degli alieni. Non avevo alcun dubbio nella mia mente su ciò che ho visto, ma il mio compito era quello di sfatare la storia, così feci del mio meglio per riuscirvi”.
L’evento di Terranova e dei presunto alieni è avvenuto circa 60 anni fa, molto tempo prima che tutti avessero uno smartphone sempre disponibile per scattare qualche foto. Ma, nonostante non esista nessuna documentazione visiva a comprovare il rapporto, si tratta ancora di una delle migliori testimonianze ufologiche esistenti.

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