tratto da Gli Architetti del Tempo
di Z. Sitchin
Tra le migliaia di tavolette matematiche scoperte in Mesopotamia, molte servivano come tabelle di divisione già pronte: ebbene, tutte cominciano con il numero astronomico 12.960.000 e finiscono con 60, che corrisponde a 12.960.000:216.000.
H.V. Hilprecht (“The Babylonian Expedition of the University of Pennsylvania”), che studiò migliaia di tavole matematiche provenienti dalla biblioteca di Assurbanipal a Ninive, concluse che il numero 12.960.000 era davvero un numero di natura astronomica, che derivava da un misiterioso Grande Ciclo di 500 Grandi Anni di spostamenti precessionali completi (500 x 25.920 = 12.960.000). Hilprecht e altri non avevano dubbi che il fenomeno della precessione, citato per la prima volta, a quanto se ne sa, dal greco Ipparco nel II secolo a.C., era già conosciuto e seguito in epoca sumerica. Come si ricorderà, lo stesso numero diviso per 10, 1.296.000, compare nella tradizione indù a indicare la lunghezza dell’Era della Conoscenza, l’era triplice, ovvero composta da tre cicli di 432.000 anni.
Le tavolette risalgono a 1900-1700 anni prima di Cristo. Molte di queste tavolette sono esercizi di matematica sumera realizzati da studenti babilonesi. Questi calcoli sono anche alla base dell'astronomia babilonese, e della misurazione del tempo antico (e moderno).
Questi reperti provengono dalle collezioni delle università Columbia, Yale e University of Pennsylvania. Tra questi documenti babilonesi ce ne sono due celebri, noti come YBC 2389 e Plimpton 322, che hanno svolto un ruolo fondamentale per la comprensione della matematica babilonese.
Le tavolette risalgono a 1900-1700 anni prima di Cristo. Molte di queste tavolette sono esercizi di matematica sumera realizzati da studenti babilonesi. Questi calcoli sono anche alla base dell'astronomia babilonese, e della misurazione del tempo antico (e moderno).
Questi reperti provengono dalle collezioni delle università Columbia, Yale e University of Pennsylvania. Tra questi documenti babilonesi ce ne sono due celebri, noti come YBC 2389 e Plimpton 322, che hanno svolto un ruolo fondamentale per la comprensione della matematica babilonese.
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