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sabato 29 giugno 2013

Margherita Hack è morta, l'astrofisica aveva 91 anni

Astrofisica e atea, era ricoverata da alcuni giorni a Trieste per problemi cardiaci Napolitano: forte esempio di passione civile



BUON VIAGGIO CARA !

ROMA - E' morta Margherita Hack. La scienziata, 91 anni, era ricoverata da alcuni giorni all'ospedale di Cattinara, a Trieste, per problemi cardiaci. La malattia si era riacutizzata pochi giorni fa, tanto da rendere necessario il ricovero. 

Nata a Firenze il 22 giugno del 1922 da padre protestante e madre cattolica, atea convinta, Margherita Hack si era laureata in fisica nel 1945 con una tesi sulle Cefeidi, le stelle "pulsanti" che si sono rivelate fondamentali nella misurazione delle distanze delle galassie. A Firenze aveva anche conosciuto il marito Aldo quando aveva 11 anni e al quale è stata vicina per 70 anni. 

«Amica delle stelle» come si era essa stessa definita in una sorta di autobiografia pubblicata nel 1998 - ha trascorso buona parte della sua vita a Trieste, dove ha insegnato astronomia per quasi trent'anni. Qui ha diretto anche per oltre 20 anni l'Osservatorio astronomico, portandolo a un livello di rilievo internazionale. 

Nota al grande pubblico soprattutto per le due doti di divulgatrice, nel mondo della ricerca ha occupato una posizione di primo piano fin dall'inizio della sua lunga carriera. Celebri anche le sue battute taglienti ed i modi schietti, conditi dal forte accento toscano che non ha mai abbandonato, così come la sua grande gentilezza. Grazie alla sua popolarità ha saputo avvicinare la scienza al grande pubblico negli innumerevoli incontri dal vivo in rassegne e festival, in teatri e auditorium, nelle partecipazioni televisive.

«Apprendo con commozione la triste notizia della scomparsa di Margherita Hack, personalità di grande rilievo del mondo della cultura scientifica, che con i suoi studi e il suo impegno di docente ha costantemente servito e onorato l'Italia anche in campo internazionale - ha scritto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un messaggio inviato alla famiglia di Margherita Hack -. Ella ha rappresentato nello stesso tempo un forte esempio di passione civile, lasciando una nobile impronta nel dibattito pubblico e nel dialogo con i cittadini. Partecipo con sinceri sentimenti di vicinanza al cordoglio di tutte le persone che l'hanno avuta cara». 

La scienziata era considerata un'icona e un riferimento dell'astrofisica mondiale e una delle menti più brillanti della comunità scientifica italiana. Hack ha svolto un'importante attività di divulgazione e ha dato un considerevole contributo alla ricerca per lo studio e la classificazione spettrale di molte categorie di stelle.





Hack era molto conosciuta anche per la sua attività sociale e politica. Atea, contraria a ogni forma di superstizione, presidente onorario dell'Unione degli atei, è stata più volte candidata con il Partito dei Comunisti Italiani. Nel 2006 è stata eletta anche alla Camera ma ha poi rinunciato al seggio. Alle ultime primarie del centrosinistra si è schierata con Nichi Vendola.

Sono stati sereni e «vissuti con leggerezza», come aveva sempre fatto nella sua vita, gli ultimi giorni della Hack. I problemi cardiaci dei quali soffriva da tempo «erano molto pesanti, ma li viveva con una leggerezza assoluta», racconta Marinella Chirico, molto vicina alla ricercatrice e alla sua famiglia. 

Margherit Hack lascia il marito Aldo, 93 anni, che aveva conosciuto a Firenze, dove erano nati entrambi e dove si erano incontrati ai giardini da bambini. Si erano sposati 70 anni fa, «la prima e l'ultima volta che era entrata in una chiesa», racconta l'amica di famiglia. Non hanno avuto figli e vivevano con otto gatti e un cane. Della morte non ha mai avuto paura, nemmeno negli ultimi giorni: «Quando ci sono io non c'è la morte - le piaceva ripetere - e quando c'è la morte non ci sarò io». 




«È morta Margherita Hack. Meraviglioso incontro. Eccoci qui a giocare insieme. Ciao signora delle stelle», scrive Fabio Volo su Twitter ricordando l'astrofisica, e postando sul social network una foto che lo ritrae durante l'intervista alla scienziata.

Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha espresso il «profondo cordoglio suo personale e del Governo per la scomparsa di Margherita Hack. L'Italia e la comunità internazionale perdono una protagonista assoluta della ricerca scientifica. Una donna che è stata, inoltre, capace di affiancare con passione l'impegno professionale a quello sociale e politico. Una testimonianza che resterà preziosa». 

Anche il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Maria Chiara Carrozza ha espresso «profondo cordoglio» per la scomparsa della hack. «Ci lascia una donna eccezionale, che ha dedicato la sua vita allo studio, alla ricerca e alla divulgazione scientifica, senza mai dimenticare l'impegno per le battaglie civili e politiche. Ne sentiremo la mancanza», ha detto.

«Esprimo a nome mio e del Partito Democratico profondo cordoglio per la scomparsa di Margherita Hack - ha dichiarato il segretario nazionale del Pd, Guglielmo Epifani -. Perdiamo una grande scienziata, una donna straordinaria e appassionata, innamorata del suo Paese e per questo da sempre impegnata nella società e in politica. La sua figura, il suo impegno costante e il suo instancabile lavoro, sono e rimarranno motivo d’orgoglio per l’Italia».

«La scomparsa di Margherita Hack rappresenta una grande perdita per la cultura italiana - ha commentato il sindco di Roma, Ignazio Marino -. L'astrofisica fiorentina, infatti, oltre ad essere una scienziata che ha dato lustro al nostro Paese, è stata una donna di grande impegno, civile e sociale. La prima a dirigere un osservatorio astronomico nel nostro Paese. Un'italiana che ha sempre partecipato appieno, e con autentica passione, alle vicende nazionali. Uno spirito critico che sicuramente ci mancherà».

«Era una mente potentissima ma soprattutto una donna coraggiosa, che ha viaggiato con il pensiero nello spazio più lontano e non ha mai ceduto ai compromessi della nostra piccola terra. Ci mancherà il rigore della sua razionalità, la sua capacità di spiegare in modo semplice le cose più difficili, la sua voce limpida. Ci resterà la passione delle sue battaglie, la sua coscienza civile, la sua voglia indomabile di illuminare l'universo», ha dichiarato in una nota il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

«Fiorentina, atea, di sinistra e grande astrofisica», così la ricorda invece il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi con un post su Facebook. «Ha detto "tutta la materia di cui siamo fatti noi l'hanno costruita le stelle, tutti gli elementi, dall'idrogeno all'uranio sono stati fatti nelle reazioni nucleari che avvengono nelle supernove, cioè quelle stelle più grosse del sole che alla fine della loro vita esplodono e sparpagliano nello spazio il risultato di tutte le reazioni nucleari avvenute al loro interno. Perciò noi siamo veramente figli delle stelle"».

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