Almeno due esplosioni nucleari sotterranee sono avvenute nella zona della centrale nucleare di Fukushima lo scorso 31 Dicembre 2013. La conferma arriva dal Ministero della Difesa Russa ad inizio di Gennaio 2014, dicendo che queste esplosioni nucleari sotterranee sono state precedute dalla fuoriuscita di acqua radioattiva tra il 19 ed il 27 Dicembre 2013. La fuoriuscita di liquido radioattivo è stata confermata dalla società Tepco, che sta cercando, anche con grandi difficoltà, di mettere in sicurezza l’impianto. Le due esplosioni hanno generato due terremoti, uno di magnitudo 5.1, l’altro di magnitudo 3.6.
Le radiazioni nell’acqua sono mille volte superiore ai livelli di guardia
Tatsujiro Suzuki, vice chairman della Japan Atomic Energy Commission (JAEC) ha pubblicato le ultime notizie sul disastro di Fukushima sul Bullettin od the Atomic Scientists. Gli ultimi dati relativi all’acqua, riferiti ad un campione prelevato ad est di Fukushima, parlano di valori mille volte superiori ai livelli di guardia. Mentre la Tepco ha presentato nuovi piani per tentare una gestione degli impianti nucleari di Fukushima, Tepco e il Governo, di concerto con le autorità per la pesca, stanno valutano la possibilità di autorizzare la sversamento in mare di acqua proveniente dalla centrale con bassi livelli di contaminazione. Sempre in gennaio è stata scoperta una perdita di acqua che finiva in un sotterraneo. Secondo la Tepco non si può parlare di sversamento in mare, ma l’episodio dimostra che è possibile che ci siano delle perdite non rilevate.
Il 6 febbraio , la Tokyo Electric Power Co. ha pubblicato nuovi risultati del monitoraggio di campioni di acqua prelevati da pozzi sul mare, lato est, della centrale nucleare di Fukushima Daiichi il 5 luglio 2013. L’acqua prelevata da uno dei pozzi aveva una straordinaria concentrazione di stronzio 90 , vale a dire cinque milioni di becquerel per litro. La Tepco aveva pubblicato, relativamente a questo campione, dati nettamente più bassi, di 900.000 becquerel per litro, ma ha rivisto l’analisi scusandosi pubblicamente.
Redazione Segnidalcielo
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