U.F.O. ROMA

U.F.O. ROMA
L'AMORE DI DIO PER GLI ESSERI UMANI E TENERO COME IL BACIO CHE MARIA DIEDE A GESU APPENA NACQUE Redazione di Loris Paglia

U.F.O.ROMA DI LORIS PAGLIA

U.F.O.ROMA DI LORIS PAGLIA
Cool Red Outer Glow Pointer

domenica 2 marzo 2014

IL MISTERO DI NEANDERTHAL – DOCUMENTARIO



In questa pigra domenica di metà luglio, vi proponiamo la visione di questo interessante documentario sugli uomini di Nearderthal. 30 minuti di relax spesi con profitto!
Il tipo umano neanderthaliano, noto scientificamente con il nome di Homo neanderthalensis, è considerato l’anello di congiunzione, dal punto di vista delle capacità cognitive, con la specie alla quale apparteniamo, l’ Homo sapiens.
L’appellativo sapiens ci è stato attribuito poiché la nostra specie è considerata nella tradizione accademica essere stata l’unica e la prima ad aver inventato ed usato consciamente dei simboli.
Il dato accettato da tutti gli studiosi è che l’ Homo neanderthalensis scomparve in concomitanza con l’arrivo in Europa, circa 40000 anni fa, dei primi Homo sapiens moderni provenienti dall’Africa, i cosiddetti Cro-Magnon. Dopo un lungo periodo di coesistenza durato circa 10000 anni, i Neanderthaliani scomparvero, nel momento in cui aveva inizio la fase più dura dell’ultima glaciazione.
Studi recenti affermano però la presenza di un’attività mentale di tipo simbolico anche nei Neanderthal: le nuove scoperte di resti di ornamenti e pigmenti in alcuni siti neandertaliani hanno riaperto un’antica controversia in ambito paletnologico e non solo.
Da tempo è noto che l’ Homo neanderthalensis conduceva una vita organizzata, come testimoniato dai focolari, schegge di selce, raschiatoi e resti di capanne ritrovati in svariati siti archeologici europei e del Medio Oriente.
Il ritratto che è possibile tracciare è quello di abili cacciatori in grado di abbattere grandi animali, e con l’abitudine di seppellire i defunti, forse offrendo loro omaggi floreali, come sembrerebbe indicare, l’analisi dei pollini trovati all’interno di una sepoltura in Iraq.
Nel gennaio scorso l’archeologo João Zilhão ed i suoi colleghi dell’università di Bristol, in un lavoro pubblicato su “Proceedings of the National Accademy of Sciences”, hanno reso nota la scoperta di conchiglie marine macchiate di pigmenti che provengono da due siti spagnoli risalenti a quasi 10000 anni fa (10000 anni prima che gli esseri umani “moderni” arrivassero in Europa), avvalorando l’ipotesi dell’ Homo neanderthalensis come primo essere umano pensante, capace di organizzare rituali e celebrazioni in occasioni speciali.
In un’intervista rilasciata al mensile “Le scienze” Zilhão afferma “Ciò che queste nuove scoperte rendono evidente è che da un punto di vista comportamentale i Neanderthal erano moderni. Non erano uguali agli stessi umani moderni da un punto di vista anatomico, ma in termini cognitivi erano altrettanto avanzati, o persino di più.” [Fonte: Il Documentario]

Nessun commento:

Posta un commento

Nasa Tv OnLine

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...