Gli astronomi stanno conoscendo meglio i nostri vicini di casa. La velocità orbitale del Sistema Solare rispetto al centro galattico è approssimativamente di 220 km/s, e la Terra si muove, assieme al sistema solare, a una velocità di circa 792 mila km/h; La Via Lattea, a sua volta, si muove a una velocità stimata in 3.600.000 km/h.
Il nostro Sole risiede all’interno di un braccio a spirale periferico della nostra galassia Via Lattea. Il nostro sistema solare è situato quindi in un punto abbastanza calmo, in un’area con un numero medio di residenti stellari. Ma recentemente, il telescopio della NASA Wise (Wide-Infrared Survey Explorer) è stato in grado di far ricredere molti scienziati. Il nostro sistema solare non è poi così in solitudine, è presente una vasta folla di stelle vicino casa, tra le quali la più fredda della famiglia delle stelle “fallite”, una Nana Bruna. Questa Nana Bruna sarebbe la famosa Dark Star che ospiterebbe Nibiru, il famigerato pianeta dell’attraversamento dei Sumeri? Tutto può essere, dato che gli scienziati possono attribuire nomi diversi a queste stelle, visibili solo con telescopi all’infrarosso, appunto come WISE. E appunto gli stessi scienziati supponevano l’opposto, in quanto secondo Wise il numero di Nane Brune rispetto le stelle come il nostro Sole sono molto di meno. Già perché secondo i dati del telescopio nei paraggi del nostro sistema solare sono residenti una Nana Bruna ogni sei stelle.
Quindi se la Terra, viaggiando alla velocità di 792 mila km/h potrebbe scontrarsi o avere un incontro molto ravvicinato con una di queste stelle, che a sua volta potrebbe osipitare un piccolo sistema planetario? Possiamo escluderlo totalmente se si tratta di un sistema planetario appartenente alla nostra galassia, in quanto avvolto dalla forza gravitazionale dovuta al moto galattico a spirale. Ma nel cosmo tutto è possibile, vedi ad esempio le galassie cannibali.
Ma allora i pianeti sono comuni intorno alle nane brune? A questa domanda non siamo in grado di rispondere , tuttavia, alcuni modelli suggeriscono che il numero di nane brune è paragonabile a quello delle stelle a massa bassa (meno massicce del nostro Sole). Questo significherebbe che questi oggetti (stelle “mancate” la cui massa è sotto il limite necessario per sostenere la fusione dell’idrogeno), potrebbero essere comuni come le nane-M, che sorpassano di gran luna tutti gli altri tipi di stelle nella galassia. Se i pianeti si formano anche attorno alle nane brune, allora dovremmo aggiungerle come possibili ambienti per la ricerca della vita.
Riguardo i pianeti, possiamo trovare analoghi molto suggestivi alla formazione di pianeti intono alle nane brune, qui nello spazio vicino. La stella Glise 876, alla distanza di 15 anni luce da noi, non è una nana bruna, ma una nana-M che ha soltanto 1.24 % della luminosità del Sole,con la maggior parte della sua energia che viene liberata in lunghezze d’onda nell’infrarosso. Adesso sappiamo che almeno 3 pianeti,due di cui giganti gassosi simili a Giove orbitano questa stella. Tra le nane brune stesse, abbiamo i casi di 2M1207b, MOA-2007-BLG-192Lb e 2MASS J044144. Infatti, il pianeta che orbita la seconda di queste nane brune è tra i più piccoli esopianeti che si conosca, con soltanto 3.3 masse terrestri.
Ma torniamo a Nibiru
Gli studiosi mantengono il più stretto riserbo, ma diversi astronomi ne sono certi: a causare questa escalation di terremoti sarebbe un influsso gravitazionale causato da un pianeta conosciuto meglio come 2003 UB 313, o ancora più precisamente Pianeta X.
L’IRAS (l’Infrared Astronomy Satellite della NASA, che effettuò un censimento del cielo per dieci mesi nel 1983) scoprì numerose sorgenti infrarosse, ma nessuna di esse era Nibiru o il Pianeta X o altri oggetti nella zona esterna del sistema solare.
Planet X fotografato dalla sonda spaziale WISE
E’ uno dei tanti pianeti nani scoperti di recente dagli astronomi nel sistema solare esterno. Tutti sono su orbite normali, che non li porteranno mai vicino alla Terra. Come Plutone, anche Nibiru è più piccolo della nostra Luna. E’ molto lontano e la sua orbita non lo porta mai a meno di circa 6,4 miliardi di chilometri da noi. Gli scienziati tentarono a lungo di negarne l’esistenza, sino a che, messo alle strette, G. Neugebauer, Direttore dell’IRAS, dichiarò: “Posso solo dire che non sappiamo di cosa si tratti”.
Intanto Nibiru continua nella sua orbita di avvicinamento al nostro sistema solare e sembra che possa raggiungere la rotta tra Marte e Giove, in direzione della Terra, nel febbraio 2013, quindi il punto più vicino. Questo, secondo alcuni scienziati potrebbe a sua volta causare un cambiamento nella inclinazione del pianeta e una serie di terremoti, tsunami. Il pianeta X inizierebbe ad allontanarsi dall’orbita terrestre solamente nel luglio del 2014, dopo aver provocato una serie di disastri naturali.
Quindi riassumendo, sarebbe dagli anni ‘80 che il famigerato 12° Pianeta non solo sarebbe stato scoperto ma verrebbe monitorato nel più stretto riserbo, appunto da queste sonde spaziali. L’esistenza e l’avvicinamento del misterioso corpo celeste rientrerebbe nei massimi livelli di segretezza dell’Intelligence USA.
A cura di Faber
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