U.F.O. ROMA

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L'AMORE DI DIO PER GLI ESSERI UMANI E TENERO COME IL BACIO CHE MARIA DIEDE A GESU APPENA NACQUE Redazione di Loris Paglia

U.F.O.ROMA DI LORIS PAGLIA

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venerdì 26 ottobre 2012

Gli ORBS

Il presente articolo, non è rivolto a coloro che ancora pensano che gli orbs siano granellini di polvere, particelle d’acqua sospese in aria, effetti luminosi o aberrazioni. Piuttosto, è rivolto a coloro che pensano che gli orbs sono entità intelligenti in grado di gestire la loro manifestazione a piacimento. Se poi nel farlo, possono in talune occasioni apparire simili ad altre cose note che non sono orbs; questo è tutto un altro discorso. Un modello di trenino giocattolo, ripreso in un determinato modo, si può presentare come un treno vero. Il fatto che il modellino non è verace, impedisce che esistano i treni veri?..
..spesso quando gli orbs vengono ripresi, presentano dei particolari che fanno pensare ad occhi. Circa il che cosa siano questi presunti occhi, molto si è dibattuto. I detrattori ovviamente danno altre spiegazioni. Si tratterebbe di effetti da rifrazione del flash e questi si troverebbero sempre in posizione di relazione con la fonte luminosa. Io non condivido questa spiegazione in quanto essa è sostenibile unicamente se vengono preventivamente scelte fotografie che presentano tale aspetto; ma non vengono prese in considerazione tutte le altre che invece dimostrano il contrario. In base alla mia esperienza, acquisita mediante migliaia di fotografie; mi sento di affermare che quei presunti occhi non si trovano nella direzione del flash; ma in tute le direzioni possibili, a secondo della loro posizione. Quando essi vengono verso chi li riprende, l’occhio o gli occhi guardano il flash ( non potrebbe essere diversamente, dato che non possiamo vedere la parte opposta) ma, non vi è relazione alcuna con la fonte luminosa. Vi è da dire, che sotto l’aspetto estetico, effettivamente in alcune foto sembra proprio che si tratti di occhi, anzi , sono proprio occhi!..ma non vanno intesi come per gli occhi umani o animali. In noi umani, gli occhi sono due, stabili nella posizione, nelle dimensioni, nella manifestazione. Negli orbs, i presunti occhi, cambiano di numero, di dimensione, di aspetto. Il mio parere, è che queste entità trascendono la fisicità, pertanto non hanno bisogno di occhi per vederci. Ci vedrebbero comunque, ma non in forma parafisica. Loro non hanno necessità di stare in quella forma di fisicità parziale che consente a noi di vederli o di fotografarli. Se però non lo facessero, a noi non sarebbero noti. Loro ci insegnano con le loro manifestazioni, la trascendenza della materia, della forma, delle dimensioni e se vogliamo anche della morte, intesa come opposto di vita generata dalla materia. Faccio notare a chi non lo avesse sperimentato, che il non vedere orbs su una fotografia, non garantisce che non ve ne siano. Trattando certe fotografie con programmi che evidenziano il contenuto, si può scoprire con sorpresa che gli orbs ci sono, ma non visibili senza il trattamento. Su altre fotografie invece, non compaiono neanche evidenziando; ma questo non impone che non vi siano in assoluto. Potrebbero semplicemente essere in uno status tale da non essere riscontrabili in alcun modo oggi. Forse domani con altre tecnologie più avanzate. Presento ora alcune fotografie. Ovviamente io garantisco e rispondo, unicamente per quanto riguarda le fotografie fatte da me. Le altre le pubblico, in quanto mi fido per esperienza..
1-30+Nov.2008

Foto-1- Considero questa foto, una delle migliori presenti in internet. Sono visibili i presunti occhi, ma colpisce il fatto che in alcune situazioni, gli orbs si presentano come delle semisfere apparentemente vuote al loro interno. Questo effetto, potrebbe essere dovuto alla velocità.

2-Maila

Foto-2- Questa foto evidenzia il fatto che i presunti occhi non sono due, ma molteplici, in numero disuguale, e non inquadrabili al momento in una logica evidente a noi.

3-Maila

Foto-3- Evidenzia il fatto che in certi frangenti effettivamente sembrano occhi; ma anche ( orbs di destra) che ciò può essere dovuto semplicemente alla posizione dell’orbs rispetto a chi guarda.

4-Dario

Foto-4- Qui l’orbs, sembra prendere le sembianze di un muso o volto umanoide. Nell'occasione della presente foto, mi ricordo di aver percepito molto forte la sua presenza alle mie spalle, di essermi voltato e di aver fatto la foto.

5-Dario

Foto-5- Nell’orbs di sinistra (poi ingrandito) non pare esservi dubbio. Si vede un volto apparentemente umano, con tanto di capelli e sguardo amichevole. Nei due orbs di destra, i caratteristici particolari che fanno pensare a occhi, ma in talune situazioni, anche a bocche.

6-Quadrelli

Foto-6- Foto di F. Quadrelli. Si evidenzia immediatamente, la simpatia di questo presunto volto che sembra ammiccare a chi guarda.


7-Patti%2527s

Foto-7- Qui la foto, offre proprio la sensazione che gli orbs stanno guardando, arrivando da dietro la casa. (foto Betti's)

8-Dario

Foto-8- Evidenzia particolari meno frequenti degli aspetti degli orbs.

10-Dario

Foto-9-Queste caratteristiche, diventano frequenti durante i temporali o in prossimità di essi.

10-Dario

Foto-10- Questa foto evidenzia, come alcuni orbs stanno sfrecciando verso l'alto, mentre altri hanno un movimento decisamente più lento.

11-Dario

Foto-11- Lo sfrecciare in verticale, è qui ancora più evidente. Per chi avesse dubbi, consiglio di utilizzare la videocamera (adeguatamente predisposta) anzichè la fotocamera.

12-Patti%2527s

Foto-12- Della ricercatrice Betti’s. Qui si vede un aspetto di orbs piuttosto raro. Per giunta di giorno e quindi alla faccia di quelli che vogliono sostenere che si riprendono solo per effetto del flash.

13-Dario

Foto-13- Bellissima fotografia di orbs esagonali, in pieno giorno e con il sole (alle spalle). Sono evidenti i presunti occhi. Si evidenzia anche il fatto che i tre orbs (al momento dello scatto fotografico) si trovano a velocità diverse. Notare l’effetto scia semicircolare dell’orbs in basso che, si presenta mosso rispetto agli altri, senza che mosso vi sia.

15-Dario

Foto-14- Qui il volto è chiaramente umanoide, macrocefalo, apparentemente alieno e ripreso in aria. La manifestazione di questo volto, compare dal nulla (di fisicamente visibile), esattamente come per gli orbs.

15-Dario

Foto-15- Come la mettiamo se poi i volti si trasformano in corpi apparentemente umani?.. la foto è stata fatta in aria!.. Questa è la prova che determinate presenze aliene sono in grado di materializzarsi dove ritengono opportuno?

Gary McKinnon: “ci sono astronavi grandi come portaerei che operano nello spazio”

Gary McKinnon: “ci sono astronavi grandi come portaerei che operano nello spazio”


Come riportato su examiner.com in un articolo del 18 ottobre scorso, vi è una intervista breve a Gary McKinnon famoso hacker che dovrebbe essere estradato negli Stati Uniti, dove rischia fino a 60 anni di carcere per aver effettuato una operazione di hacking nei computer del governo degli Statai Uniti, al fine di ottenere informazioni sugli UFO e gli extraterrestri.
Ma che cosa avrebbe davvero trovato nei computer che contengono informazioni top secret?
Secondo quanto sta circolando su Internet, McKinnon ha riferito: ” Ho trovato una foto in alta definizione di un oggetto di grandi dimensioni a forma di sigaro sopra l’emisfero settentrionale. Ero così scioccato dalla foto che non ho potuto salvarla subito. La dimensione del file erano così grande che era difficile vederlo in Risorse del computer. Alla fine ho perso la connessione, e la foto.”
Più tardi, quando McKinnon ha avuto di nuovo accesso ai file riservati della US Space Command , ha scoperto diversi termini navali, come ‘trasferimento squadrone”, relativo a Ufficiali Non-Terrestri.
Ha detto: ” Ho trovato una lista di nomi di funzionari … sotto la dicitura ‘ufficiali non terrestri‘ cosi era descritto nel titolo del file. Questo non significa che trattasi di omini verdi. Quello che penso è che vuol dire che le loro basi non sono qui sulla terra. Ho trovato una lista di ‘trasferimenti da flotta a flotta‘, e una lista di nomi di navi spaziali. Ho fatto una ricerca. C’erano i nomi di navi della marina militare, quindi viene per ora nello spazio, viene tutto gestito dalla Marina degli USA. Quello che ho visto mi ha fatto credere che la stessa marina deve  avere un qualche tipo di astronave“.
L’incredibile scoperta di McKinnon comincia a chiarire ciò che è stato rivelato dagli Stati Uniti dall’allora presidente, Ronald Reagan, nel suo diario presidenziale. In data 11 luglio 1985, Reagan aveva scritto: ” Il pranzo con 5 eminenti scienziati spaziali, è interessante e affascinante. Lo spazio è davvero l’ultima frontiera e alcuni degli sviluppi in astronomia e in altre discipline scientifiche, etc..etc.. non sono fantascienza, ma sono realtà. Ho imparato che la capacità della nostra navetta è tale che si potrebbe orbitare attorno alla Terra e nello spazio con 300 persone . “
Quindi l’ex presidente con questa dichiarazione ha rivelato l’esistenza di un programma spaziale top secret che potrebbe inviare centinaia di astronauti in orbita terrestre. Secondo le decine di testimoni militari e aziendali, sembrerebbe proprio di sì.
McKinnon ha anche trovato informazioni su quello che potrebbe essere uno squadrone top-secret di navi delle dimensioni di una portaerei, che operano nello spazio.
Ora che è libero dopo il processo di estradizione, McKinnon, non può essere perseguito dalle autorità britanniche. Forse può rivelare di più su ciò che ha visto nei file Top Secret del governo americano riguardanti le attività militari e spaziali  e sui file degli UFO e la vita extraterrestre. Non c’è da stupirsi se volevano arrestare Gary Mc Kinnon!!
Redazione ufoRoma di Loris Paglia


Ondata di avvistamenti UFO in tutto il Mondo. Profezie Maya parlano del Ritorno dei Signori delle Stelle

Ondata di avvistamenti UFO in tutto il Mondo. Profezie Maya parlano del Ritorno dei Signori delle Stelle


Nel mese di ottobre 2012 si stanno registrando numerosi avvistamenti di oggetti volanti non identificati (UFO) che sono stati  registrati in diversi angoli del pianeta. Tutte le aeree del pianeta sono interessate da una sorta di invasione Aliena, non ultimo gli stati del Texas (Usa), Inghilterra, Francia, Messico, Italia, Spagna. Non vi è motivo di dare giustificazione a questo fenomeno, anche perchè molti popoli nativi, come ad esempio i Maya, avevano profetizzato attraverso le esclissi solari, il ritorno di esseri provenienti delle Stelle.
Il Codice di Dresda è impressionante, se si tiene conto del fatto che le previsioni riportate riguardano eventi astronomici lontanissimi per tempo e luogo. Oltre a questi eventi astronomici, il testo parla dell’eclissi di sole dell’11 agosto del ‘91, sul territorio del Messico, regolarmente avvenuta. Vi è associata un’immagine che rappresenta la morte, seduta su di un trono di ossa, che simboleggia l’era che sta terminando.
Questa immagine, insieme all’eclissi di cui parlano, rappresenta per i Maya un momento di transizione, in cui avviene il passaggio nella nuova era, e la “fine dei cavalieri Giaguaro”, e si narra del prossimo incontro con i “Signori delle Stelle”. I Maya parlavano di una nuova età dell’oro, che sarebbe nata sulle ceneri della precedente. Cosa che è stata testimoniata, negli anni a venire, dai famosi cerchi nel grano, che compariranno non solo nel sud dell’Inghilterra, come comunemente si crede, ma anche in molte altre coltivazioni cerealicole della Bolivia, del Canada, del Perù, della Cina e dell’URSS. La loro comparsa in Italia, dove comunque non sono mancati, risale agli ultimi anni.
Per molti studiosi l’elemento di maggior rilievo è costituito dall’ultima pagina del codice, in cui si vede l’acqua che travolge tutto. Uscendo dai vulcani, dal Sole e dalla Luna, crea oscurità intorno a sé, laddove prima c’era luce. Da quanto emerge, non è difficile comprendere come, interpretando questa parte finale, si potesse pensare ad un diluvio, proprio come accadde nel caso della presunta scomparsa di Atlantide. Altre previsioni di fine anno sono lo scioglimento dei ghiacciai e, secondo fonti più recenti, una sorta di profezia dell’acqua che si ricolleghi ai recenti studi fatti presso il CERN di Ginevra.
Tuttavia i Maya non hanno parlato della fine del mondo, ma solo della fine di un’Era, e dell’inizio dell’età dell’oro.
Guardate di seguito alcuni video degli ultimi avvistamenti UFO.
Redazione UfoRoma di Loris Paglia



C’è un alieno in Valmalenco? Testimone sostiene di aver incontrato una creatura che poi è fuggita su un’astronave

C’è un alieno in Valmalenco? Testimone sostiene di aver incontrato una creatura che poi è fuggita su un’astronave


Dopo l’alieno di Mortegliano, l’ E.T. della Valmalenco… Arriva proprio da questa vallata in provincia di Sondrio il racconto dell’ultimo faccia a faccia con una creatura giunta da un altro mondo. Almeno stando al resoconto del presunto testimone oculare, un ragazzo valtellinese che preferisce nascondersi dietro l’anonimato.
Il giovane, però, ha pensato bene di rivolgersi ad un giornale locale, il Centro Valle per condividere con l’umanità la sua esperienza sconcertante. Suffragata- udite udite- anche da una fotografia nella quale l’alieno appare appiattito contro una roccia, nell’atto di spiccare un balzo.
Secondo le parole del ragazzo, questa avventura degna di un film di Spielberg avrebbe avuto luogo lo scorso 30 settembre, durante un’escursione in montagna con la famiglia. Il gruppetto- composto da padre, madre e tre figli-  si dirige verso le dighe di Campo Moro.  Arrivati al Passo di Campagneda, ecco l’incontro ravvicinato del terzo tipo.
Il giovanotto sente dei bisbigli provenire da un angolo nascosto. Si avvicina e all’improvviso si trova a tu per tu per un essere mai visto prima, che descrive alto come un bimbo di 2 anni (potremmo ipotizzare sui 90 centimetri), grandi occhi dalle pupille scure e la pelle di color grigio-azzurro con delle macchie bluastre. Non si sa bene come, ma nonostante- immaginiamo- lo shock di trovarsi di fronte quella creatura, l’impavido testimone agguanta la macchina fotografica e scatta.
L’E.T. blu- più spaventato dell’umano- se la dà letteralmente a gambe, visto che secondo la testimonianza sparisce sulla sommità del monte con balzi veloci. A questo punto, il ragazzo raduna la famiglia sparsa sul sentiero ed insieme vanno alla caccia dell’alieno. Una volta giunti in cima, un altro colpo di scena:  vedono un disco metallico dal diametro di 10 metri alzarsi in volo, senza emettere alcun suono.
Sbigottiti, genitori e figli si accordano per tenere la bocca chiusa: nessuno deve sapere quello che è successo. Ma il giovanotto cambia presto idea: scopre che anche altri ragazzi del posto hanno visto, nella stessa zona, degli Ufo con il loro equipaggio e decide di rivelare al giornalista locale questa notizia di interesse pubblico.
La vicenda, va da sé, solleva stupore e perplessità. Ma non è l’unica storia incredibile a circolare tra questi monti. Sempre lo scorso settembre, un pastore ha raccontato di aver incrociato degli “omini grigi” proprio vicino alla zona delle dighe, mentre in agosto, a Chiesa Valmalenco, una cinquantina di persone avevano assistito al passaggio di un presunto Ufo, denunciando l’accaduto ai carabinieri.
Nel novembre di un anno fa, poi, un 20enne di Lanzada – anche lui rimasto anonimo- aveva fotografato un’astronave aliena ferma nel centro del paesino intenta a  “scannerizzare” il campanile della chiesa. Un’immagine (parecchio  dubbia…) che si è andata ad aggiungere a molti altri scatti che sembrano raffigurare dischi metallici in volo sopra la Valtellina. Altro che Area51: il vero mistero è qui, tra le Alpi Lombarde.
di Sabrina Pieragostini


Terremoti: una ricerca italiana aiuterebbe a prevederli

Terremoti: una ricerca italiana aiuterebbe a prevederli

I terremoti non possono essere previsti e lo sanno bene i ricercatori, che da anni cercano di smentire questa affermazione senza ancora riuscirci. Nel pieno della tempesta mediatica sui giudici italiani che hanno condannato in primo grado gli scienziati membri della Commissione Grandi Rischi per aver fornito informazioni poi rivelatesi errate alla popolazione, viene annunciata la pubblicazione sulla prestigiosa rivistaNature di una ricerca italiana che trova una periodicità nelle catastrofi naturali come i microterremoti.
La nuova teoria sulle catastrofi naturali dello Ieni-Cnr conquista addirittura la copertina di Nature di questa settimana. Lo studio, realizzato in collaborazione con l’Università di Yale e Cornell e con l’Air Force Reserach Laboratory (Usa), apre nuovi scenari per la comprensione di sismi e altri eventi calamitosi.
I sismi, così come frane, valanghe ed altri eventi simili, eventi da sempre considerati imprevedibili, sembrano tuttavia rispettare una sorta di agenda. Per la prima volta, infatti, da uno studio dell’Istituto per l’energetica e le interfasi del Consiglio nazionale delle ricerche (Ieni-Cnr) di Milano, è stato osservato un regime entro cui le sollecitazioni fornite ad un sistema iniziano a seguire un pattern ciclico, che significa prevedibile.
“Sappiamo che le catastrofi sono il risultato del lento accumularsi di una perturbazione esterna: la neve che si deposita sul pendio o il moto di una faglia”, spiega Stefano Zapperi, coautore dello studio e ricercatore dello Ieni-Cnr. “In laboratorio i nostri collaboratori dell’Afrl hanno prodotto dei micro-terremoti di intensità variabile comprimendo colonnine di nichel di dimensioni micrometriche e, come in altri esperimenti di questo tipo, abbiamo osservato che avvenivano in maniera del tutto casuale”.
Proprio quello che ci si aspettava. Tuttavia, variando la velocità di compressione delle colonnine, i ricercatori hanno “constatato che esiste un regime in cui i micro-terremoti avvengono in maniera quasi periodica, come se seguissero un ‘calendario’”, prosegue Zapperi. “Abbiamo inoltre dimostrato teoricamente che tale periodicità è dovuta alla competizione tra due effetti: la risposta ‘catastrofica’ dei micro-terremoti e una risposta lenta di sottofondo, che nella maggior parte dei casi rimane inosservata. Quando la risposta di sottofondo avviene alla stessa velocità della sollecitazione esterna, l’evento catastrofico si verifica in modo quasi periodico”.
Secondo la teoria proposta questo meccanismo è generale e dovrebbe valere anche per sistemi di dimensioni molto più grandi. “Lungo una faglia, ad esempio,tra un terremoto e un altro, l’energia viene spesso rilasciata anche tramite il lento fluire di acqua. La teoria suggerisce che se la velocità del flusso fosse simile a quella della faglia i terremoti potrebbero avvenire in modo quasi-periodico”, precisa Zapperi.
La teoria potrebbe spiegare alcune passate osservazioni di terremoti periodici: “Ma per questo sarà necessario rianalizzare e reinterpretare una vasta mole di dati sperimentali”, conclude il ricercatore dello Ieni-Cnr, a capo del progetto ‘Sizeffects’, finanziato dall’European Reseach Council con lo scopo proprio di capire come avviene la risposta meccanica dei materiali dalla scala atomica a quella macroscopica.



Cancro. Il palese fallimento della chemioterapia

Cancro. Il palese fallimento della chemioterapia


Il Dr. Peter S. Nelson, membro del Fred Hutchinson Cancer Research Center, e il suo team hanno messo in evidenza l’importante ruolo dei fibroblasti, delle cellule non cancerose, nella cicatrizzazione delle piaghe e la produzione di collagene. Ma se si trovano nei pressi di un cancro e esposte alla chemioterapia, queste cellule subiscono alterazioni nel loro DNA e producono una proteina chiamata WNT16B che permette alle cellule tumorali di crescere e invadere i tessuti circostanti resistenti al trattamento. La produzione del WTN è aumentatata fino a 30 volte, un risultato di “totalmente inaspettato.”
Ma la più importante è che questa colpevole proteina è prodotta da cellule sane quando sono esposte alla chemioterapia.
In questo modo la chemioterapia può indurre le cellule sane a produrre una proteina che alimenta il tumore e provoca resistenza al trattamento. Questo è un nuovo meccanismo scoperto da alcuni ricercatori americani che lavoravano sulla resistenza alla chemioterapia osservata in tumori metastatici del seno, prostata, polmone e colon.
In conclusione, sarebbero quindi alcune cellule normali “incoraggiate” dalla chemioterapia, che favorizzerebbero la progressione del cancro . Questa scoperta permette di comprendere meglio il palese fallimento della chemioterapia, ancora negato dalla maggior parte degli oncologi.


Onde Quantiche e continuum spazio-temporale

Onde Quantiche e continuum spazio-temporale


Nelle esperienze di abduction (prelevamento) gli addotti sentono parlare di un progetto, vengono allenati per ore a nuotare in strane piscine (la cui acqua è respirabile), portati a imparare lingue aliene, a prendersi cura di feriti, a organizzare gruppi e a rincuorare le persone, a addestrarsi su compiti tecnico-scientifico di alto livello e alcuni persino a pilotare delle astronavi o a svolgere azioni paramilitari per garantire la sicurezza delle persone! Il tutto in un contesto comunque positivo di buoni propositi, di gente che parla di una sorta di “Federazione”, in cui tutti lavorano spontaneamente per il bene comune, e dove si parla spesso del brillante futuro dell’umanità.
Insomma è indubbio che qualcuno ha in mente qualcosa di grosso. Fino alla fine degli anni ‘70 le abductions erano per di piu singole e non ripetute, si svolgevano di giorno (IR3) e non avevano altro scopo che quello di analizzare gli esseri umani o cosi sembrava. Ma dall’inizio degli anni ‘80, periodo che si accosterebbe al famoso patto scellerato di cui parla Johna Lear, qualcosa è successo. Milioni di persone in tutto il mondo (4 in USA 1 in GB e 800.000 in italia) affermano di essere oggetto di incursioni notturne, per la maggior parte sfocianti in veri e propri training di addestramento.
Ma addestramento a cosa?
la maggior parte deigli addotti (o meglio “prelevati”) hanno affermato di aver visitato astronavi enormi grandi come città ma semivuote, pronte ad ospitare milioni di persone, e di essere state addestrate a portare li e curare degli esseri umani in caso di necessità. Inoltre, sono frequentissime le esperienze di IR4 in cui gli addotti vengono convocati in enormi sale simili a quelle per le conferenze e li gli viene mostrato un filmato su ciò che succederà (di cui ci si ricorda solo in parte in genere), oppure si parla a lungo di determinate cose che andranno fatte per il bene dell’umanità, e spesso a fare questi discorsi sono esseri umani apparentemente normalissimi. In tali riunioni non di rado si fa accenno ai nativi americani come ispiratori di questa nuova generazione di persone in addestramento, di questa nascente federazione terrestre o come la vogliamo chiamare, dato che essi avevano capito l’importanza di elementi vitali come l’amore per la terra e il rispetto della natura, il vivere compenetrati col mondo spirituale e via dicendo. Il sogno dell’Onda (la maiuscola qui è d’obbligo per distinguerla da un onda normale) non sarebbe altro che la visualizzazione simbolica di un avvenimento altrimenti difficile da immaginare.
A quanto pare ad alcuni addoti e contattati si sarebbe fatto esplicito riferimento ad una anomalia spazio-tempo che presto colpirà la terra, facendole cambiare piano dimensionale. Cosa vuol dire questo con esattezza?
Per quanto alcuni storceranno il naso pensando a un riciclo di idee new age, il discorso oltre che spirituale è dannatamente reale e scientifico, e può essere spiegato perfettamente da un concetto noto come Funzione d’onda quantica o onda di probabilità, concetti legati alla fisica quantistica. In verità l’universo è molto piu complesso di quel che sembra, alterazioni della realtà avvengono ogni istante attorno a noi ma non le avvertiamo per una funzione che si chiama coerenza della realtà per cui avvertiamo attorno a noi solo un universo reale e coeso. Noi viviamo tutti i giorni immersi in un mondo tridimensionale con i suoi limiti (apparenti) e le sue leggi fisiche.
Ma, in certe ere, a intervalli regolari, il nostro pianeta – che è piu di quel che sembra – viene attraversato da una alterazione spaziotempo che viaggia nel cosmo (naturalmente non in maniera rilevabile dalle nostre apparecchiature, viaggia cioè tra le dimensioni) e colpisce appieno la Terra.
Potete immaginarlo come un gatto che cammina velocemente sotto un tappeto: non potete vederlo ma noterete la deformazione nel tappeto dove cammina. Così fa l’Onda quantica (il gatto) con il tessuto spaziotempo (il tappeto). Il problema viene quando il nostro “gatto” colpisce qualsiasi altro oggetto sulla sua traiettoria: l’impatto causerebbe un’alterazione anche del piano fisico di questo oggetto, che nel nostro caso è la Terra, creando una serie di ripercussioni sia su di un piano materiale che sottile ed energetico.
Tutto dipende dalla qualità e la purezza delle vibrazioni del pianeta e di chi lo abita. Potete immaginare una reazione di questa sorta: due realtà differenti come l’Onda e il nostro settore spaziotempo conviveranno per un certo periodo di tempo (da pochi mesi a più tempo, secondo la Bibbia e i miti norreni, anche tre anni). In questo periodo, lo spazio e il tempo attorno alla Terra cambiaranno frequenza: immaginate di essere seduti o sdraiati su una gigantesca cassa acustica usata per i concerti rock accesa: vibrereste ad ogni nota. Naturalmente questa nuova “nota di fondo” universale darà un turbo, potenzierà le persone e cose che possiedono vibrazioni ad essa compatibili, mentre dall’altra parte chi avrà pensieri e abitudini disarmoniche col nuovo “rumore di fondo” del cosmo avrà forti difficoltà, che andrano dalle nevrosi e psicosi fino alla pazzia aggressiva.
Più difficile è spiegare che persino i Soli o i Pianeti possono vibrare in più di una densità dimensionale. A seconda dell’ammontare dell’energia del pianeta, e delle esperienze karmiche dei suoi abitanti, un corpo celeste può vibrare a più frequenze, in più realtà.
Ciò che sta per succedere è che il nostro pianeta sta per crescere in termini di densità dimensionale, fluendo dalla terza alla quarta densità, e questo avverrà quando l’Onda colpirà il nostro sistema solare.
Gli esseri umani sono connessi col pianeta in cui vivono in molte maniere: tramite il campo elettrico del cervello, la massa gravitazionale del proprio corpo o le polarità magnetiche del corpo astrale. Tramite queste connessioni, la Terra influenza gli esseri umani con il proprio campo elettromagnetico/gravitazionale, e grazie ad un meccanismo bioorganico-vibratorio di ritorno (biorganic/vibratory feedback) persino la stessa Terra è influenzata dal pensiero e dalla condotta umana.
Naturalmente, nella stessa maniera la Terra è connessa con gli altri corpi celesti nel cosmo, specialmente col Sole.
Tutto ciò serve a farvi capire che, qualdo l’Onda colpirà la Terra, forzerà il pianeta ad un salto evolutivo che normalmente prende centinaia o migliaia di anni per avvenire. La forza vibrazionale dell’Onda influenzerà in maniera diretta i campi gravitazionali dei pianeti del nostro sistema solare, e di conseguenza anche le persone che li abitano. Da un punto di vista umano, il primo stage dell’arrivo dell’Onda verrà notato solo dal comportamento anomalo delle persone e da aberrazioni nei cicli naturali, con frequenti uragani, pioggie, terremoti, eruzioni e via dicendo.
Negli stati mediani dell’arrivo dell’Onda, assisteremo ad autentiche scene di follia di massa e di isteria collettiva, mentre d’altro canto alcune persone percepiranno in sè una maggiore pace e forza, una profonda “armonia” col creato, e un’allargamento del proprio spettro percettivo, con l’allargarsi di fenomeni PSI ed ESP.
L’Onda porta le situazioni all’estremo, fa emergere il meglio o il peggio che giace in voi.
Negli stati avanzati dell’arrivo dell’Onda, le cose peggioreranno: il feedback di ritorno generato dalla stessa mente e corpo delle persone ma amplificato degli effetti dell’Onda, colpirà la Terra con grande intensità, amplificata alle loro emozioni, ormai senza vincoli.
Questo peggiorerà gli scompensi climatici, ma d’altro canto il feedback di ritorno delle persone positive calmerà parzialmente la Terra impedendo il peggio. Se i pensieri positivi saranno più forti di quelli negativi generati dalla rabbia e dalla paura, allora il pianeta reggerà, e si passerà all’ultimo stadio dell’Onda.
La Terra quadrimensionale inizierà ad emergere dall’interno di quella tridimensionale.
Tutte le persone che avranno cambiato le proprie frequenze vibratorie in accordo con la frequenza armonica dell’Onda vedranno, percepiranno ed interagiranno con un nuovo mondo.
Tutti gli altri rimarranno nel “vecchio” mondo tridimensionale, semidistrutto dai cataclismi, e a loro sembrerà che milioni di persone siano scomparse di colpo. Ma sono solo andate nella 4° dimensione. Sarà come quando i Tuatha De Danann dei miti celtici “svanirono” nel mondo del Sidhe, o come quando Re Artù scomparve nell’isola di Avalon. Questi miti in realtà solo mementi dell’azione dell’Onda in epoche passate.
Redazione UfoRoma di loris Paglia


Scienziati lanciano allarme: il ghiaccio artico si sta sciogliendo ad una velocità “sorprendente”.

Scienziati lanciano allarme: il ghiaccio artico si sta sciogliendo ad una velocità “sorprendente”.


Gli scienziati dall’Artico ci stanno avvertendo che lo scioglimento da record di quest’estate è parte di una tendenza all’accelerazione con profonde implicazioni.
I ricercatori norvegesi riportano che il ghiaccio marino sta diventando significativamente più sottile e più vulnerabile. Il mese scorso, il disgelo annuale del ghiaccio galleggiante della regione ha raggiunto il livello più basso da quando è cominciato il rilevamento satellitare, più di 30 anni fa. Si pensa che la dimensione del declino possa anche condizionare il clima europeo. Lo scioglimento è destinato a continuare per almeno un’altra settimana – il picco viene normalmente raggiunto a metà settembre – mentre le temperature qui rimangono sopra lo zero.
L’Istituto Polare Norvegese (IPN) è all’avanguardia della ricerca nell’Artico ed il suo direttore internazionale, Kim Holmen, ha detto alla BBC che la velocità di scioglimento è stata più rapida del previsto. “E’ un cambiamento più grande di quanto potessimo persino immaginare 20 anni fa, persino 10 anni fa”, ha detto il Dr Holmen. “E ci ha colti di sorpresa, quindi dobbiamo adattare la nostra comprensione del sistema e la nostra scienza e dobbiamo adattare la nostra percezione della natura intorno a noi”.
L’Istituto ha schierato il proprio rompighiaccio, il Lance, alla ricerca delle condizioni fra la Svalbard e la Groenlandia – la via principale attraverso la quale il ghiaccio scorre via dall’Oceano Artico. Durante una visita al port, uno degli scienziati coinvolti, il Dr. Edmond Hansen, mi ha detto di essersi “sorpreso” dalla dimensione e dalla rapidità dello scioglimento di quest’anno. “Come scienziato, so che questo è senza precedenti in almeno 1500 anni. E’ veramente sorprendente, è un enorme e drammatico cambiamento nel sistema”, ha detto il Dr. Hansen. “Questo non è un fenomeno di breve durata, è una tendenza in corso. Si perde sempre più ghiaccio ed è in accelerazione. Si possono semplicemente guardare i grafici, le osservazioni, e si può vedere cosa sta accadendo”.
Ghiaccio più sottile.
Ho intervistato il Dr. Hansen mentre il Lance era attraccato alla stazione Artica norvegese  Ny-Alesund sulle Svalbard. I dati chiave sul ghiaccio vengono dai satelliti ma anche da misurazioni fatte con una gamma di tecniche diverse, un mix di vecchie e nuove tecnologie sfruttate per aiutare a rispondere alle domande ambientali chiave della nostra era.
I norvegesi organizzano spedizioni sul ghiaccio galleggiante per fare carotaggi per determinarne l’origine. E dai primi anni 90 hanno installato boe specialistiche, ancorate al fondo del mare, che usano dei sonar per fornire un flusso quasi costante di dati sul ghiaccio soprastante. Un dispositivo elettromagnetico come un Uccello EM è stato fatto volare, sospeso sotto ad un elicottero, per lunghe scansioni sul ghiaccio. Gli strumenti a forma di siluro raccolgono i dati sulla differenza fra il livello dell’acqua marina sotto il ghiaccio e la superficie del ghiaccio stesso. Per mezzo di transetti volanti sul ghiaccio, emerge un quadro del suo spessore.
I dati più recenti sono ancora in corso di elaborazione ma uno degli specialisti dell’istituto, il Dr. Dr Sebastian Gerland, ha detto che sebbene le condizioni varino di anno in anno, uno schema è chiaro. “Nella regione in cui lavoriamo possiamo vedere una tendenza generale al ghiaccio più sottile, nel Fram Strait ed in alcune stazioni costiere”. Dove il ghiaccio scompare per intero, la superficie perde la sua normale bianchezza riflettente, che rispedisce indietro nello spazio gran parte della radiazione solare, e viene sostituita da acqua più scure che invece assorbono più calore. Secondo il Dr. Gerland, un ulteriore riscaldamento può avere luogo se il ghiaccio rimane in uno stato molto più sottile. “Ciò significa che c’è più luce che penetra attraverso il ghiaccio. Ciò dipende dalla copertura di neve, ma una volta che si è sciolta la luce può attraversarlo”, ha detto il Dr Gerland. “Se il ghiaccio diventa più sottile, più luce penetra, e quella luce può scaldare l’acqua”.
Le previsioni più caute dicono che l’Artico potrebbe rimanere libero dal ghiaccio in estate dal 2080 0 2090. Ma di recente molte stime per questo scenario sono state portate avanti. Le prime ricerche che investigano le implicazioni suggeriscono che una riduzione massiccia del ghiaccio marino è probabile che abbia un impatto sull’andamento del Jet Stream (Corrente a Getto), il vento d’alta quota che guida i sistemi meteorologici, comprese le tempeste.
La direzione e la velocità del jet stream è governato dalla differenza di temperatura fra i tropici e l’Artico, quindi un cambiamento nella scala osservato ora potrebbe essere sentito in Europa ed oltre. Kim Holmen del NPI ha spiegato come potrebbe funzionare la connessione. “Quando l’Artico è libero dal ghiaccio non è più bianco ed assorbirà più luce solare, e questo cambiamento influenzerà i sistemi del vento e dove arriveranno le precipitazioni. Per l’Europa del nord potrebbe significare molte più precipitazioni, mentre l’Europa del sud diventerà più secca, quindi ci sono cambiamenti su larga scala su tutto il continente”.
Questa valutazione si riflette nel lavoro del Centro Europeo per le Previsioni Meteo a Medio Termine, che ha sede nella città Britannica di Reading. Il direttore generale del centro, Alan Thorpe, ha detto che il collegamento fra lo scioglimento dell’Artico ed il tempo in Europa era complicato ma che ora è il soggetto della ricerca. “Dove il ghiaccio marino dell’Artico si riduce in estate – e se abbiamo temperature di superficie più calde della media nell’Atlantico nord occidentale – questi due fattori insieme portano le tempeste ad essere deviate sul Regno Unito in estate, che non è la situazione normale e porta ad estati più brutte”. Ma la ricerca è ai suoi stadi iniziali. Per la scienza, l’Artico in sé è difficile da decifrare. Gli effetti del suo rapido scioglimento sono anche più difficili.


Il robot soldato esiste, ora negli Stati Uniti studiano come insegnargli ad uccidere

Il robot soldato esiste, ora negli Stati Uniti studiano come insegnargli ad uccidere


Non è più fantascienza. I droni di ultima generazione saranno dei veri robot soldato. Ma come far sì che sappiano decidere da soli quando e se uccidere? Come dar loro un senso critico e una coscienza morale? Negli Stati Uniti si sta progettando la coscienza sintetica delle nuove macchine da guerra.
In Blade Runner, famoso film di fantascienza dei primi anni Ottanta, in un ipotetico scenario ambientato nel 2019, gli umani si trovano a dover gestire dei “replicanti” ribelli, creati da loro, con forza fisica e proprietà intellettuali simili alle proprie. Nel 2012, sette anni prima di questa data, c’è chi sta davvero pensando di progettare dei robot con elevate capacità morali, che possano essere utilizzati in guerra, e sappiano distinguere tra una morte etica o meno.
Ronald Arkin, professore presso la Georgia Tech, e il suo gruppo di ricercatori, stanno progettando quella che sarà la futura evoluzione del drone (veicoli aerei senza equipaggio che sono comandati a distanza dai piloti negli Stati Uniti): robot letali autonomi, in grado di prendere decisioni da soli. Perché se salta il collegamento con la base militare come si fa?
Per questo il professore di robotica ha messo a punto degli algoritmi, che possano guidare un drone aereo o un robot a terra, in maniera etica, in grado cioè di decidere se sparare o meno a un bersaglio o mantenere aperto il fuoco, secondo la Convenzione di Ginevra e le altre norme internazionali vigenti in campo di guerra. Addirittura con delle capacità morali superiori a quelle degli uomini, che spesso possono sbagliare o farsi influenzare.
Inutile dire che questo scenario da “fantascienza” ha aperto il dibattito fra i ricercatori, perché molti non sono d’accordo con questo progetto. Sia perché la tecnologia attuale non è neanche lontanamente vicino al livello di complessità necessario per un sistema robotico militare simile. Sia perché a molti saranno tornati alla mente scene di robot simili a Terminator, o ai replicanti di Blade Runner, indistinguibili dagli esseri umani, che si ribellano e prendono il sopravvento. Immagini che fanno pensare che forse sia un idea poco ragionevole e controproducente.
Critiche che secondo Arkin, non hanno alcun senso, però, perché la strada verso queste nuove armi è già stata intrapresa, e ora non è il momento di decidere se sia giusto o meno creare simili macchine, ma come farlo. Nulla lo renderebbe più felice del sapere che non ci saranno più guerre, ma questo è il vero scenario fantascientifico, ed ora è il momento di discutere su come sviluppare queste armi, affinché le si faccia il meglio possibile. «Perché queste armi arriveranno nel campo di battaglia inevitabilmente, qualcuno dovrà assumersi la responsabilità di far sì che questi sistemi funzionino correttamente, prima che diventino delle macchine da guerra, in grado di uccidere indiscriminatamente», come riportato su The Chronicle.
Ora Arkin, con il suo gruppo di ricerca, ha vinto un bando triennale del U.S. Army Research Office, per un progetto che ha come obiettivo la produzione di “una coscienza artificiale” per guidare i robot sul campo di battaglia, indipendente dal controllo umano. Progetto che potrebbe portare ai primi guerrieri robotici eticamente superiori, fra 10-20 anni, se gli venisse dato pieno supporto finanziario in questi anni. Un po’ dopo la data prevista da Ridley Scott in Blade Runner, ma non così lontano.
«È sbagliato pensare che questa nuova generazione di armi robotiche morali siano inevitabili e proprio dietro l’angolo, e quindi non dobbiamo esserne preoccupati», sostiene Wendell Wallach, ricercatore presso il Centro Interdisciplinare per la Bioetica dell’Università di Yale, che di sta impegnando per rendere queste armi immorali e inappropriate in guerra, in base al diritto umanitario internazionale. Come la armi chimiche e biologiche, o i laser.
Ma anche se per ora non è previsto l’utilizzo di armi simili, per il principio di precauzione è chiaro che il dipartimento della Difesa sta studiando sistemi di questo tipo, «perché se non lo fai, e ci arrivano la Cina o l’India o il Brasile e la Russia, e tu sei rimasto indietro… beh, questo è un problema», conclude Braden Allenby, professore di ingegneria, etica e legge all’Arizona State University e presidente della Cetmons, Consorzio per le tecnologie emergenti, le operazioni militari e la sicurezza nazionale.


Rapporto della comunità scientifica: i popoli del mondo devono prepararsi per il contatto alieno

Rapporto della comunità scientifica: i popoli del mondo devono prepararsi per il contatto alieno


Notizia da RT di un rapporto da parte della comunità scientifica che i popoli del mondo devono prepararsi per il contatto alieno. A sorpresa sull’emittente ormai di larghissima diffusione Russia Today, giunta a far concorrenza di audience alla BBC, un annuncio forte e chiaro alla popolazione: la presentatrice, supportata da alcune videate esplicite, fino a poco tempo fa appannaggio solo di siti alternativi, dice, con tono insieme enfatico e familiare: “Gli scienziati avvertono: prepariamoci al contatto con gli alieni, non siamo soli nell’Universo e un incontro sta per avvenire…”
Beh, che dire, questo è qualcosa di più di un fatto nuovo. Questo è un annuncio bello e buono, diffuso per cominciare ad abituare la gente all’idea. Non ci sono toni terroristici, solo precauzionali.

Singolare che questa prima disclosure sul mainstream venga dalla Russia.
Quasi a commento di questa notizia ve n’è un’altra ugualmente singolare, che sembra corroborare il fatto che la presenza all’interno del sistema solare di esseri provenienti da altri mondi sia una realtà.
Un ragazzo olandese, curiosando su Google Sky, la mappa astronomica di Google, ha trovato una flotta di 57 enormi astronavi parcheggiate nello spazio in formazione perfettamente rettilinea, all’interno del sistema solare. Quello che è strano che le astronavi risultano regolarmente censite, poiché ad ognuna è attribuita la didascalia “ship” ed un numero progressivo.
Quindi qualcuno è perfettamente al corrente di tale presenza, che a questo punto è improbabile sia l’unica del genere, viste le ormai migliaia di apparizioni di Ufo nei cieli di tutto il mondo e gli altrimenti inspiegabili filmati NASA dello spazio in prossimità del Sole.
Beh, che dire… lucidiamo gli ottoni di casa per accogliere gli ospiti?
Jervè

Jervè



Aberdeenshire, dopo l’avvistamento UFO, ecco lo scatto fotografico di una inquietante figura verde

Aberdeenshire, dopo l’avvistamento UFO, ecco lo scatto fotografico di una inquietante figura verde

Una coppia di coniugi ieri ha raccontato come hanno catturato con la loro macchina fotografica, una figura spettrale verde accanto alla loro casa. Gary e Amanda Linney hanno detto che la strana figura è stata vista fuggire dal loro cottage dopo essere stati testimoni di avvistamenti di sfere di luce. Il bizzarro scatto fotografico è emerso a pochi giorni di distanza dopo che un’altra famiglia ha affermato di aver filmato un UFO galleggiante sopra la loro casa a circa 25 miglia di distanza.
L’ex poliziotto Gary, 52 anni, (nella foto sopra con la moglie) ha detto che non c’era nessuna spiegazione per la presenza della figura. Egli ha detto: “Sembrava un piccolo uomo verde che poi è svanito sulla superficie della strada. “Se si guarda da vicino, si può vedere una testa. E ‘molto surreale. Sono stao un poliziotto e un pilota per 20 anni e non ho mai visto nulla di simile prima d’ora.
Hanno detto che non erano spaventati dalle immagini dopo aver sperimentato una serie di eventi paranormali in casa loro nella Tenuta Slains. Papà di tre figli, Gary ha detto: “Questa non era un riflesso. Noi viviamo in due case vecchie e i miei figli hanno visto sfere di luce galleggianti intorno e dentro alla casa e sentito dei dei passi. La nostra casa è anche un Hotel e di solito il personale vede cose strane.
La scorsa settimana, Morag Ritchie, di Fraserburgh, ha raccontato come è stata svegliata nella notte da luci lampeggianti di fuori della sua casa. I membri della sua famiglia hanno dichiarato pubblicamente di aver visto un UFO. Il fidanzato della figlia Cara, Scott Bower registrò un video con il suo telefono. Un portavoce del Ministero della Difesa non ha potuto spiegare l’avvistamento e la polizia di Grampian ha detto che non ci sono state segnalazioni di luci nel cielo. L’investigatore UFO e del paranormale Malcolm Robinson, ha analizzato il video e ha detto che: “quella zona possiede una delle più alte concentrazioni di avvistamenti UFO nel Regno Unito, in particolare la città di Aberdeenshire Muchalls”.
Redazione ufoRoma di loris Paglia


Gli effetti di un’immensa tempesta su Saturno

Gli effetti di un’immensa tempesta su Saturno


La sonda spaziale Cassini ha rilevato le conseguenze di un’immensa tempesta su Saturno quasi due anni dopo che era stata avvistata. Cassini aveva scoperto questa rara tempesta nell’emisfero settentrionale del pianeta il 5 dicembre 2010 e le osservazioni erano andate avanti per parecchi mesi. I segni visibili erano successivamente scomparsi ma il composite infrared spectrometer (CIRS), uno degli strumenti della sonda, ha mostrato che ci sono ancora effetti della tempesta.


La “Grande Tempesta Primaverile”, com’era stata chiamata quest’immensa tempesta su Saturno, aveva una dimensione davvero enorme, con una lunghezza di molte migliaia di chilometri. Questo tipo di tempesta avviene su Saturno una volta ogni 30 anni terrestri, ovvero una volta ogni anno di Saturno. È quindi la prima volta che una tempesta di quel tipo è stata studiata con strumenti così avanzati, dalla sonda spaziale Cassini ma anche da vari telescopi sulla Terra come il Very Large Telescope (VLO) dell’European Southern Observatory (ESO) in Cile e l’Infrared Telescope Facility della NASA sul monte Mauna Kea nelle Hawaii.
Nel corso del 2011, gli effetti visibili della tempesta sono scomparsi ma la sonda spaziale Cassini ha rilevato un aumento nella temperatura della stratosfera di Saturno di 83 gradi Kelvin sopra la media. I ricercatori del Goddard Space Flight Center della NASA hanno rilevato un enorme aumento di gas di etilene, la cui origine è al momento un mistero dato che di solito non è presente su Saturno.

La Grande Tempesta Primaverile su Saturno (Immagine NASA/JPL-Caltech/Space Science Institute)

Di solito, quella parte dell’atmosfera di Saturno è molto stabile perciò un aumento di temperatura del genere è un fenomeno straordinario. Solo gli strumenti agli infrarossi permettono di vedere cos’è successo dopo che gli effetti visibili della “Grande Tempesta Primaverile” sono scomparsi. Alla fine dell’aprile 2011 due vortici caldi hanno cominciato ad emergere per poi fondersi in un enorme vortice che per un breve periodo è stato più grande della celebre Grande Macchia Rossa di Giove. I due fenomeni hanno alcune similitudini ma sembrano esserci anche molte differenze.
Gli scienziati si aspettano che ora il vortice scompaia lentamente nel corso dei prossimi mesi ma non possono escludere altre sorprese. L’osservazione di questo fenomeno continua per capire meglio i processi che avvengono nell’atmosfera di Saturno e degli altri pianeti giganti gassosi.


Nasa Tv OnLine

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