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L'AMORE DI DIO PER GLI ESSERI UMANI E TENERO COME IL BACIO CHE MARIA DIEDE A GESU APPENA NACQUE Redazione di Loris Paglia

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venerdì 15 febbraio 2013

Russia, esplode meteorite: almeno 500 feriti


Disintegrato a 30-50 km di altezza. Putin: «Monitoraggio poco efficiente». Zhirinovski: «Sono stati gli americani»


In Russia 514 persone sono rimaste ferite (tra le quali 84 bambini), e 112 sono state ricoverate in ospedale in seguito all'esplosione nell'atmosfera di un meteorite sopra la regione di Chelyabinsk, nella zona dei monti Urali. Lo ha riferito la portavoce del ministero dell'Interno russo. I feriti sono stati colpiti dai vetri andati in frantumi per l'intesa onda d'urto seguente alla disintegrazione di un bolide di qualche metro di diametro e dal peso di circa 10 tonnellate di peso avvenuta a circa 30-50 km di altezza nell'atmosfera. Inizialmente si era pensato a uno sciame meteoritico, ma è stato subito escluso dopo aver osservato i numerosi filmati che sono stati registrati. Fonti ufficiali russe hanno spiegato che si è trattato di un oggetto «sporadico e non associato a una pioggia di meteoriti che si è disintegrato nella parte bassa dell'atmosfera».


Secondo l’agenzia Interfax sono sei le città in cui sono stati riscontrati danni. La caduta dei pezzi ha provocato l'esplosione dei vetri delle case ed è stato questo che ha causato i ferimenti. Alcuni testimoni avevano pensato all'esplosione di un aereo in volo. Nessun danno alla centrale nucleare, Putin critica sistema di allerta. Inviata la Protezione civile


CRATERE - Il fenomeno si è verificato a circa 80 chilometri dalla città di Satka, non lontano da Chelyabinsk, alle 9,22 ora locale (le 4,22 ora italiana) ma è stato registrato su un'estesa area da Tyumen a Kurgan, nella regione di Sverdlovsk e nel Kazakistan settentrionale. Secondo il colonnello Yaroslav Poshiupkin, portavoce della regione militare degli Urali, citato dall'agenzia Ria Novosti, sarebbe stato ritrovato un cratere di 6 metri di diametro sulle sponde del lago Chebarkul probabilmente dovuto alla caduta di un frammenti
COLPITE SEI CITTÀ - L'onda d'urto ha investito un'ampia zona, che è stata solcata da una scia di fumo bianco lasciata dal bolide che, in apparenza, segue una direzione da ovest verso est. I vetri di numerosi edifici si sono infranti, ferendo centinaia di persone, per fortuna solo due-tre in modo grave. Polizia e vigili del fuoco sono subito intervenuti per ispezionare gli edifici danneggiati. Il ministero delle Emergenze ha posto in stato di allerta 20 mila uomini e tre velivoli. Tutte le scuole e gli asili della regione sono stati chiusi. Secondo i servizi di emergenza russi il fenomeno non ha causato un innalzamento dei livelli di radiazioni, che sono rimasti nei parametri abituali per la regione. L'agenzia russa per l'energia atomica Rosatom ha riferito che le installazioni negli Urali non hanno subito danni.
Una pioggia inattesa e violenta dal cielo. Sono 514 le persone sono rimaste ferite o contuse a causa dei frammenti di un meteorite caduti nella regione di Cheliabynsk, sui monti Urali(Russia), a 1500 chilometri da Mosca. Lo ha riferito il ministero dell’Interno russo. I frammenti dell’oggetto celeste hanno fatto esplodere i vetri della case e provocato il ferimento dei residenti. Molti i bambini feriti di cui due gravi.
Tra i feriti anche 82 bambini, nessun danno alla centrale nucleare. “Secondo le prime informazioni moltissime persone hanno fatto ricorso all’assistenza medica, la maggioranza a causa di tagli causati dai frammenti” ha spiegato un portavoce. Fonti ufficiali russe hanno spiegato che si è trattato di frammenti di un meteorite che “si è disintegrato nella parte bassa dell’atmosfera“. Tre dei feriti sono gravi, ma in totale sono quattordici quelli che sono stati ricoverati in ospedale.  I cristalli avrebbero provocato violente esplosioni a bassa quota nell’atmosfera negli Urali e nelle regioni centrali della Russia. Secondo l’agenzia Interfax sono sei le città in cui sono stati riscontrati danni. 
Pattuglie della polizia stanno ispezionando gli edifici danneggiati. Il fenomeno si è verificato a circa 80 chilometri dalla città di Satka, nell’omonimo distretto, alle 9.20 ora locale, le 4.20 in Italia. Alcunitestimoni in un primo momento avevano pensato all’esplosione di un aereo in volo. Secondo i servizi di emergenza il fenomeno non ha causato un innalzamento dei livelli di radiazioni, che sono rimasti nei parametri abituali per la regione. L’agenzia russa per l‘energia atomica Rosatom ha riferito che le installazioni negli Urali (c’è una centrale nella zona) non hanno subito danni. Come hanno riferito le autorità russe di Chelyabinsk, citate dall’agenzia di stampa Interfax, tra i feriti ci sono anche 82  bambini.
La maggior parte delle persone, ha spiegato il ministero dell’Interno, è rimasta ferita dai vetri che sono andati in frantumi a causa dell’impatto. I pezzi del meteorite hanno infatti colpito numerose case, distruggendo tetti e finestre. Oggi tutte le scuole della zona rimarranno chiuse, ha aggiunto da Mosca il responsabile del servizio sul controllo della salute pubblica, Genadi Onishchenko. Il fenomeno è stato registrato anche a Tyumen, Kurgan, nella regione di Sverdlovsk, e nel Kazakhstan settentrionale.
Nessun legame con l’asteroide 2012 DA14 in avvicinamento alla Terra. Non c’è nessun legame comunque tra la pioggia di meteoriti e il passaggio ravvicinato dell’asteroide 2012 DA14. Secondo l’esperto di meccanica celeste Andrea Milani, dell’università di Pisa e responsabile del gruppo di ricerca NeoDyS, specializzato nel calcolare le orbite degli asteroidi più vicini alla Terra “tra i due eventi non c’è alcuna relazione”. Le immagini della pioggia di meteoriti che stanno circolando su Internet “mostrano una scia che sembra caratteristica dell’impatto di un asteroide”, ha detto Milan. E’ quindi probabile che a causare la pioggia di meteoriti sia stato l’impatto di un asteroide, naturalmente diverso da 2012 DA14, e probabilmente più piccolo di questo. Le immaginimostrano una scia luminosa, una lunga traccia discontinua che si allarga e si restringe, interrotta da più esplosioni. “Una scia del genere è provocata da un oggetto che scarica parte della sua energia frammentandosi”, ha spiegato Milani. I frammenti più grandi a loro volta si spezzano, generandone altri. E’ così che un asteroide che eplode nell’impatto con l’atmosfera terrestre si trasforma in una pioggia di meteoriti. Anche l’Esa, l’agenzia spaziale europea conferma che non ci sono legami tra l’evento avvenuto in Russia e l’asteroide che si sta avvicinando alla Terra. 
Il presidente Putin preoccupato invia Protezione civile. La pioggia di meteoriti “è la prova che non solo l’economia è vulnerabile, ma l’intero pianeta” dice il premier russo Dmitri Medvedevdal Forum Economico di Krasnoyarsk, augurandosi che l’evento non causi gravi conseguenze. Allo stesso tempo Medvedev, come riportato dalla radio Kommersant FM, ha ipotizzato che la caduta dei corpi celesti diventi “un simbolo del forum” economico in corso in Siberia. Il presidente Vladimir Putin è preoccupato per la situazione e ha chiesto di inviare sul luogo dell’incidente un gruppo di specialisti della protezione civile, in aggiunta al personale già presente, per “valutare i danni e prestare maggiore aiuto alla gente”. Il leader del Cremlino lo ha dichiarato in un incontro a Mosca con il ministro delle Emergenze Vladimir Puchkov, come riferisce l’agenzia russa Itar-Tass. Putin ha criticato il sistema esistente di monitoraggio come “non del tutto efficace”: a suo avviso, la pioggia di frammenti cosmici sugli Urali “ci deve interessare non dal punto di vista astronomico, pure importante per gli specialisti, ma da quello del sistema di allerta della popolazione su tali fenomeni, per quanto possibile”. 
Questa mattina la città nella Russia Centrale di un milione di abitanti si è risvegliata tra lampi di luce e violente esplosioni a bassa quota, presumibilmente causate dall’onda d’urto dei frammenti nell’atmosfera. Secondo l’Accademia delle Scienze russa, la massa del meteorite era di circa 10 tonnellate: è entrato nell’atmosfera alla velocità di 15-20 km al secondo, e si è distrutto all’altezza di 30-50 km. Tre schegge sono già state individuate, annuncia il ministero degli Interni, nei distretti circostanti di Chebarkul e di Zlatust. Panico tra i malcapitati, alcuni dei quali hanno temuto una “fine del mondo” in ritardo sul calendario Maya; ma anche ironia sul web: “E’ un segnale per Putin: dopo il papa, deve dimettersi”. Non mancano le teorie del complotto: per il leader nazionalista Vladimir Zhirinovski non di meteoriti si tratta, ma del collaudo di una nuova arma realizzato

PUTIN: «SISTEMA MONITORAGGIO NON EFFICACE»- Il presidente russo Vladimir Putin si è detto preoccupato per la situazione sugli Urali e ha chiesto di inviare sul luogo un gruppo di specialisti della Protezione civile in aggiunta, per «valutare i danni e prestare maggiore aiuto alla gente». Il leader del Cremlino ha criticato il sistema esistente di monitoraggio «non del tutto efficace». A suo avviso quanto avvenuto «ci deve interessare non dal punto di vista astronomico, pure importante per gli specialisti, ma da quello del sistema di allerta della popolazione su tali fenomeni». Il primo ministro russo Dmitri Medvedev, intervenuto al Forum economico a Krasnoyarsk, ha detto che quanto avvenuto Chelyabinsk «è la prova che non solo l'economia è vulnerabile, ma l'intero pianeta». Secondo il leader del Partito liberaldemocratico, Vladimir Zhirinovsky, riportato dall'agenzia Ria-Novosti, non si è trattato di una meteorite ma «di un test di armi americane»

mercoledì 13 febbraio 2013

Papa Ratzinger " SI' GLI ALIENI ESISTONO "


«Potrebbero esserci altri esseri creati da Dio»

Il Vaticano apre agli extraterrestri
«Si può credere in Dio e in E.T.»

Il teologo-astronomo Funes: anche loro potrebbero godere della misericordia del Padre


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CITTÀ DEL VATICANO — «È possibile credere in Dio e negli extraterrestri. Si può ammettere l'esistenza di altri mondi e altre vite, anche più evolute della nostra, senza per questo mettere in discussione la fede nella creazione, nell'incarnazione e nella redenzione». Lo afferma il capo degli astronomi vaticani, il gesuita argentino José Gabriele Funes, 45 anni, doppia laurea in teologia e in astrofisica. Non c'è da sospettare che un qualche giornalista abbia forzato le sue parole, perché l'intervista è dell'Osservatore Romano. Né è la prima volta che Funes azzarda simili affermazioni. Nonostante tali convinzioni, egli è stato posto a capo della Specola vaticana da papa Ratzinger nel 2006. «Come esiste una molteplicità di creature sulla terra - ha detto ancora il padre Funes - così potrebbero esserci altri esseri, anche intelligenti, creati da Dio. Questo non contrasta con la nostra fede, perché non possiamo porre limiti alla libertà creatrice di Dio». Obiezione vertiginosa: ma da chi sarebbero stati redenti questi alieni? Risposta fredda dell'astrofisico e teologo: «Non è detto che essi debbano aver bisogno della redenzione. Potrebbero essere rimasti nell'amicizia piena con il loro Creatore ».

Ma se questi extraterrestri fossero peccatori? Tranquilli: «Anche loro, in qualche modo, avrebbero la possibilità di godere della misericordia di Dio, così come è stato per noi uomini». Per Funes si può credere a «Dio creatore» e accettare l'ipotesi del big bang che è «la migliore spiegazione dell'origine dell'universo che abbiamo finora» e «non è in contraddizione con la fede: è ragionevole». Così egli combina la Bibbia e il telescopio: «Da astronomo io continuo a credere che Dio sia il creatore dell'universo e che noi non siamo il prodotto della casualità ma i figli di un padre buono, il quale ha per noi un progetto d'amore. La Bibbia fondamentalmente non è un libro di scienza» e dunque «non si può chiedere alla Bibbia una risposta scientifica ».
Non è la prima volta - si capisce - che un uomo di Chiesa si avventura su questo terreno. Già il gesuita predecessore di Funes alla Specola, George Coyne, aveva definito come «temeraria e presuntuosa» in più occasioni «l'idea che non esistano altri esseri viventi al di fuori della Terra». Non c'è una posizione del magistero cattolico in questa materia avventurosa. L'inizio di un dibattito tra i teologi risale agli anni Cinquanta, quando molto si parlava di Ufo e si sognavano imminenti contatti con altre stirpi intelligenti.

Il padre Raimondo Spiazzi, domenicano, e il padre Gino Concetti, francescano, avevano già espresso idee somiglianti a quelle del padre Funes, per restare ad autori ospitati dall'Osservatore Romano. Possibilista in materia si era detto a suo tempo persino padre Pio, gran santo ma non certo teologo né cultore di astrofisica. A chi faceva obiezioni una volta ebbe a rispondere: «Vorresti che l'onnipotenza di Dio si limitasse al piccolo pianeta Terra?».(*)

IL PAPA HA INCONTRATO UN EBE?

Urge una premessa. Bill Ryan e Karry Cassidy sono due ricercatori che hanno aperto due siti. www.serpo.org ewww.projectcamelot.net

In particolare, nel primo dei due, vengono riportate tutta una serie di e mail, attraverso le quali presunti esponenti dei servizi segreti e insider militari, rivelerebbero i particolari di ciò che è di dominio pubblico fra gli ufologi. L'Ufo crash di Roswell, la cattura di un alieno da parte dei militari americani (alieni chiamati EBE - Extraterrestrial Biological Entity) e un presunto scambio che sarebbe avvenuto nel deserto del Nevada, nel 1965, fra rappresentanti della comunità EBE e umana. Uno scambio in cui 18 uomini sarebbero andati sul pianeta di provenienza delle EBE, Crystal Night, nella costellazione di Zeta Reticuli, e sarebbero tornati nel 1978. (Il fatto, sostengono molti, sarebbe stato lo spunto per il film di Spielberg, guarda caso di quell'anno, 'Incontri ravvicinati del terzo tipo' - scritto in collaborazione con uno dei maggiori ufologici e insider americani, Joseph Allen Hynek).

Una delle ultime mail rilasciate ai due ricercatori dai presunti insider anonimi riguarda l'attuale papa Ratzinger. Il suo ultimo viaggio negli Stati Uniti risale allo scorso aprile, un viaggio durato 6 giorni, dal 15 al 21. Durante questo viaggio, il papa avrebbe incontrato personalmente un rappresentante della comunità EBE (sul sito viene denomita OSG - Our Special Guest- il nostro ospite speciale). I due avrebbero parlato del pianeta Serpo (Crystal Night) e del viaggio dell'equipaggio umano, oltre chiaramente a varie speculazioni sulle affinità nelle rispettive filosofie religiose e sull'esistenza di un Dio.
Tornato a Roma Ratzinger, pochi giorni dopo la Specola Vaticana se ne esce con la clamorosa affermazione, ripresa da tutti i mass media, secondo cui la vita extraterrestre non solo è possibile ma è anche compatibile con l'esistenza di Dio. (**)


Fonti: (*) corriere.it (Da un articolo di Luigi Accattoli)-(**) webalice.it

Nasa Tv OnLine

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