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L'AMORE DI DIO PER GLI ESSERI UMANI E TENERO COME IL BACIO CHE MARIA DIEDE A GESU APPENA NACQUE Redazione di Loris Paglia

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mercoledì 20 marzo 2013

La Vera Storia degli " ABBATTITORI " Nefilim " " Giganti della GENESI che hanno abitato la Terra


ABBATTITORI 




I Giganti: un mito che abita da sempre
la Terra.

In tutte le culture si fa riferimento, in
qualche modo, ai giganti.

A partire dai versi della Bibbia, il viaggio di
conoscenza sulle tracce leggendarie di
questi esseri, antichi e mitologici, attraversa
continenti molto lontani e culture
estremamente diverse.

La loro presenza sembra essere
un'incredibile costante.





Un archetipo di tutte le civiltà.

Persino miti famosissimi come quelli
di Re Artù, di Merlino e di Stonehenge
sembrano avere a che fare con
queste creature.

Per qualcuno, però, non si tratta di
semplici miti.

C'è chi crede a un passato lontanissimo
e dimenticato, a un tempo sconosciuto
in cui una razza di uomini altissimi
avrebbe realmente abitato la Terra.






Quasi tutti i popoli fanno riferimento, nelle
loro leggende, a esseri colossali.

A volte sono creature magiche, altre
volte è da loro che discende la stirpe
umana.

Nell'Antico Testamento ci sono gli
Anakiti, i Refei e il famoso Golia,
sconfitto da Davide, alto oltre 3 metri.

Il biblico Og è, invece, l'ultimo sopravvissuto
di una razza ciclopica che supera i 4 metri
e che viene sconfitto da Mosè durante
la conquista di Canaan.

In Norvegia il gigante Ymir è il primo
essere vivente, quello da cui sarebbe
nato il genere umano.










In Africa, nel Ciad, gli abitanti sostengono
di discendere da un popolo di giganti.

E riferimenti a simili creature sono sia
nel libro indù del Mahabharata, che
nei testi sacri di Thailandia e Sri Lanka.

Le leggende messicane dicono, poi,
che la Terra di Anahuac era abitata
da giganti mentre i Maya ricordano
i colossali esseri chiamati
Quinatezmin.

E ancora: in Giappone, Germania,
Grecia e Inghilterra il mito dei giganti
è ben vivo e tramandato.


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Si possono seguire due piste per
trovare traccia dei giganti.

Da un lato esplorare i miti e le leggende
che potrebbero aver conservato antiche
memorie di queste creature, dall'altro
esaminare invece le tracce materiali e
gli indizi archeologici esistenti: analizzare
i ritrovamenti di ossa ancora non spiegati
e la funzione di alcune misteriose pietre.

Esiste, ad esempio, un luogo incredibile
e magico ai confini settentrionali della
Irlanda del Nord che sembra chiamare
in causa antichi ciclopi.

Lo chiamano Giant's Causeway: il selciato
dei giganti.

Si tratta di un'affascinante serie di rocce
che segue per 275 metri la costa, per
poi puntare, per altri 150 metri, verso
l'Oceano Atlantico e riaffiorare a
12 chilometri di distanza, sulle isole Ebridi.

Secondo la leggenda, le migliaia di
colonne di basalto nero, alte diversi metri,
sarebbero ciò che resta di una colossale
strada di roccia che avrebbe permesso
ad antichi giganti di attraversare a piedi
il mare di Irlanda e Scozia.

Ma in questo caso la scienza sembra poter
chiarire l'origine del manufatto.

Gli esperti sostengono che il selciato dei
giganti altro non sia che il risultato di
un avvincente e antichissimo fenomeno
vulcanico.

Cinquanta milioni di anni fa, tra l'Irlanda
e la Scozia la crosta terrestre si sarebbe
aperta in diversi punti e la lava uscita
avrebbe iniziato a solidificarsi molto
lentamente.

L'azione del tempo e le particolari condizioni
di pressione e temperatura di quel tratto
di mare, avrebbero dato vita alle incredibili
colonne esagonali che si possono ammirare
ancora oggi.




E che sembrano, effettivamente, opera umana.

Ma per un caso che potrebbe essere spiegato
scientificamente, ce ne sono altri che rimangono
insoluti.

E hanno tutti a che fare con storie di giganti.


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Il fatto che tanti popoli diversi presentino
leggende molto simili tra loro fa pensare
che possa esistere una forma di radice
comune.

Che possa esserci, insomma, qualcosa
di reale alla base di questi miti.

Esistono, inoltre, importanti ritrovamenti
archeologici.

Il più sorprendente è quello effettuato
in Ecuador.

Tutto inizia nel 1992, quando un sacerdote
locale, di nome Carlos Vaca, apre il suo
armadio pieno di ossa raccolte negli anni.


Ossa che, per gli scienziati che le analizzano,
diventano subito un rompicapo.

A partire da questi elementi, l'equipe
scientifica coordinata dal professor
Klaus Dona ricostruisce l'intero
scheletro dell'essere a cui tali ossa
sarebbero dovute appartenere.

L'incredibile risultato viene esposto nella
mostra Mystery Park a Interlaken in
Svizzera: lo scheletro di quello che
sarebbe potuto essere un gigante alto
7 metri e 40 centimetri.

Una ricostruzione assolutamente
sconvolgente.



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Buona lettura a tutti dalla redazione Uforoma.blogspot.com 
di Loris Paglia





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