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lunedì 21 aprile 2014

SCOPERTO IL MOSTRO DI LOCH NESS TRAMITE GOOGLE MAPS? (VIDEO)

Un’immagine satellitare rivela una misteriosa forma in agguato nelle Highlands scozzesi


Alcune incredibili immagini del Lago di Ness in Scozia, riprese da un satellite, ha rivelato uno strano fenomeno nelle acque al largo della citta` di Dores. Alcuni cacciatori nell’area sono stati capaci di vedere le immagini mentre venivano elaborate dal sito di Google Maps e sono rimasti allibiti. Le immagini erano visibili soltanto a persone munite di IPad o I-phone. La fortunosa scoperta delle immagini ha scatenato l’interesse dei cacciatori del mostro di Loch Ness. 





Per costoro le immagini sono inconfutabili. Soltanto Nessie potrebbe aver causato quello spostamento di acqua senza nessuna imbarcazione o altro mezzo alla superficie. Il club ufficiale Loch Ness Monster Club è subito stato interpellato. Chiaramente le immagini per i seguaci di ‘Nessie’ non sono che conferma della sua esistenza. Il Veterano dei ‘Nessie watch’, il signor Campbell, ha già detto che l’immagine in questione, che mostra la scia d’acqua nel lago, non è di facile interpretazione, ma esperti sono stati chiamati per aiutare nell’esplorazione scientifica delle scie e del loro possibile significato. Infatti, la scia d’acqua assomiglia a quella prodotta da un natante, di stazza notevole, ma nell’immagine non ve n’è traccia, indicando percio` che la causa della scia deve essere prodotta da qualcosa sotto la superficie del lago. 




La direzione delle scie è verso Sud, ed a meno che non vi siano sottomarini nel lago la cui presenza non è stata pubblicata dalla stampa, la grandezza dell’oggetto – o animale – corrisponde alla grandezza che si attribuisce al fantomatico Nessie. Erano infatti 18 mesi che non vi erano notizie o avvistamenti di Nessie, secondo i cittadini, e Campbell è contentissimo di sapere che Nessie è di nuovo ‘tornato’ a farsi notare. Campbell inoltre è sorpreso dal fatto che mentre le persone a riva non sono state capaci di vedere Nessie, invece iI satellite ora potrebbe rivelarne la presenza quando è sotto la superficie dell’acqua. 




Un premio di ben 1000 sterline era stato bandito per chiunque avesse notizie di Nessie, che sembrava fosse scomparsa per sempre. Se fosse veramente Nessie, la preistorica creatura ormai avrebbe più di 1500 anni, dato che I primi avvistamenti risalgono al 560 D.C. Sono stati ben 1036 gli avvistamenti in questi 15 secoli, a seconda delle cronache locali. Campbell inoltre ci informa che il numero di avvistamenti era in diminuizione già dal principio del 900, ma che questi 18 mesi di assenza erano I primi in 90 anni di presenza, diciamo quasi costante. 




Ora che abbiamo “spie” nel cielo, dice Campbell, forse avremo più indizi che renderanno la gente più curiosa e desiderosa di venire al lago Ness per vedere la famosa ‘dinosaura’. E, continua Campbell, il satellite potrebbe aiutare I fotografi a riva ad individuare la timida Nessie e finalmente produrre foto più reali e più numerose.

Tradotto da Redazione Blue Planet Heart 
Fonte: http://blueplanetheart.blogspot.it/2014/04/scoperto-il-mostro-di-loch-ness-tramite.html


OPINIONI PERSONALI

Per me le riprese che sono state effettuate da Google Maps sono vere, ma l'animale in questione non è Nessie, è assolutamente e non mi sbaglio un esemplare di squalo preistorico scoperto anche in Giappone. Ovviamente sotto il lago Ness 20 anni fa è stato setacciato con 100 barche a rastrello equipaggiate di scanner - radar e metaldetector per fondali di alta precisione olografica il cui costo non passò inosservato: trovarono migliaia di grotte e cunicoli intrecciati di dimensioni gigantesche a forma circolare come dei grandi tubi scavati nella roccia che conducevano all'Oceano Atlantico. 

Posto foto dello Squalo Preistorico (notate le somiglianze testa, dorso, pinne laterali, coda) all'immagine supponibile di Google Maps dalle immagini del vero "Mostro Preistorico Nessie" che ha la testa lunga e fina, le pinne laterali palmate e il dorso assomigliante a quello di una foca e quindi differente dalle illustrazioni inserite all'ultima foto del vero Nessie preistorico.









Di forma allungata, può raggiungere tranquillamente una lunghezza di due metri. La testa è simile a quella di un’anguilla, ma ha forti mascelle e denti molto affilati. Questi ultimi, sono piatti e, ciascuno di essi, termina con tre punte. Il colore é bruno nerastro, le pinne pettorali sembrano pagaie, le pinne anali e quella dorsale sono arretrate.
La coda è a forma di lancia, insomma, così diverso da altri squali, potrebbe essere all’origine di segnalazioni ed avvistamenti di anguille giganti o altri tipi di mostri marini. Il suo nome è Chlamidoselachus Anguinus, e in Italia è noto come Squalo Frangiato o Squalo del collare. Per la prima volta è stato identificato nel 1884, ma rimane una delle specie meno conosciute della sua famiglia, in quanto estremamente raro e difficilmente visibile a profondità inferiori ai 120 metri.
Per la prima volta è stato filmato il 26 agosto del 2004 a 875 metri di profondità. Le prime riprese ravvicinate sono però del 23 gennaio 2007, nel parco marino di Shizuoka, a sud di Tokyo, dove è stato immortalato un esemplare femmina della lunghezza di 1,60 m che, malato e sofferente, é purtroppo deceduto dopo poche ore. Lo squalo nuotava tranquillo, almeno in apparenza, in realtà doveva essere salito dalle profondità per una qualche condizione di disagio.
Agli esperti tale disagio non è sfuggito, ed infatti, per la povera bestia non vi è stato nulla da fare.
Prima di questa scoperta in acque giapponesi, si riteneva che questo tipo di pesce potesse essere estinto come altri appartenenti alla specie, di cui sono stati ritrovati soltanto resti fossili. Di questo squalo si conoscono due sottospecie, quella giapponese e quella sudafricana, per le quali è stata proposta recentemente la creazione di un nuovo ordine, quello dei Clamidoselaciformi. Considerato un vero e proprio fossile vivente, l’animale risalirebbe al Cretacico medio superiore, cioè addirittura a circa 80 milioni di anni fa, mantenendo fede alla specie, quella degli squaliformi, che si sa, essere per definizione, fra le più antiche.
Abita in tutti i mari del mondo, anche se, come dicevamo, è molto difficile vederlo, poiché vive a profondità elevate, dai 500 ai 1300 metri.Catturato e avvistato in Norvegia, in Giappone,California e in Cile, da quei pescherecci che gettano in profondità le loro reti. Nonostante l’aspetto sinistro, egli utilizza i suoi denti affilati per cibarsi di altri squali, pesci e calamari.
È oviviparo, cioè la femmina trattiene nel suo corpo le uova fino alla schiusa, e i piccoli escono già perfettamente formati. La gestazione di questa specie è una delle più lunghe del mondo animale e raggiunge i tre anni e mezzo. Ragione per cui, le catture mettono in pericolo la conservazione della specie.
Il filmato del Giappone ci ha permesso di conoscere un curioso animale, la cui specie è in pericolo di estinzione, e di compiere un “salto nella preistoria”. Una giusta informazione, ed il dovuto rispetto nei confronti di questa magnifica creatura, speriamo portino presto alla tutela della specie.
 Written by Cristina Biolcati


Plesiosauro Nessie


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