Mistero a Osilo, trovato uno scheletro sotto un marciapiede
La scoperta in piazza Brandanu durante i lavori per la nuova pavimentazione, vicino ai resti una palla di cannone. Le ossa affidate alla Soprintendenza
di Mario Bonu
ufo roma
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OSILO. In poche ore è diventato è diventato il “giallo dello scheletro di Osilo”, il ritrovamento di ossa umane nel corso dei lavori di rifacimento dei sottoservizi e dell’acciottolato del centro storico. Con il rincorrersi delle ipotesi più fantasiose, fra cui la più inquietante era quella di un delitto con occultamento di cadavere. Poi, man mano, le cose sembrano tornate al loro posto, con una spiegazione forse meno suggestiva, ma più aderente alla realtà, considerata la fonte da cui proviene. Si tratterebbe, in definitiva, di uno scheletro risalente a molti anni fa, in ogni caso, fatti salvi gli ulteriori accertamenti a cura delle autorità competenti, di un reperto archeologico e non storico, e come tale è stato trattato.
Il rinvenimento è avvenuto in piazza Brundanu, dietro la chiesa parrocchiale dell’Immacolata Concezione, sotto un marciapiede, ad una profondità di 30/40 centimetri. Gli operai dell’impresa che sta eseguendo i lavori del centro storico, nel rimuovere la pavimentazione del marciapiede, hanno scoperto lo scheletro, apparentemente privo della testa, ma evidentemente appartenente ad una persona particolarmente alta, considerata la lunghezza delle ossa delle gambe.
A quel punto, hanno chiamato l’archeologo incaricato che segue gli eventuali ritrovamenti durante gli scavi, e questi, fatta la sua valutazione, ha catalogato e rimosso le ossa e le ha sistemate in una cassetta, per metterle a disposizione della Sovrintendenza archeologica, che dovrà dare risposte definitive in merito alla loro datazione.
La cosa curiosa, è che vicino allo scheletro è stata ritrovata anche una palla di cannone, arrivata lì chissà come e chissà quando. Un altro aspetto che ha creato perplessità nei molti commenti che si sono succeduti al ritrovamento, è la posizione dello scheletro, apparentemente composto, come se si trattasse di una sepoltura, e non di ossa buttate lì a caso. E soprattutto il fatto che esso fosse abbastanza superficiale, cosa che farebbe pensare al fatto che nei precedenti lavori di realizzazione del marciapiede, qualcuno avrebbe dovuto pur accorgersi di quella sepoltura.
Ma sul punto, come purtroppo spesso avveniva in passato,
si conviene che magari lo scheletro era stato visto, ma era stato lasciato lì per evitare il blocco dei lavori.
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