In un articolo pubblicato su larena.it, un cittadino di Colognola ai Colli, certo Nicola Pugliese, aveva segnalato sulla propria pagina di Facebook uno strano fenomeno: chicchi di grandine dallo strano contenuto, apparentemente semi. Subito sui siti meteo si è scatenata la gara per cercare di capirne l’origine. Di fatto quegli strani «chicchi», simili alla grandine e molto duri, cadono dal cielo a ogni approssimarsi di una pioggia e ciò si è ripetuto anche per le ultime precipitazioni. La foto (link) scattate con una macchina fotografica professionale rendono bene l’idea del fenomeno. Ma non ne spiegano l’origine.
Cosi scrive il sito tankerenemy.com circa la notizia dei misteriosi chicchi di grandine:
Corrado Penna ha di recente riferito la notizia circa una strana “grandine” caduta a Colognola, in provincia di Verona. Un lettore di “Meteoweb” si è, infatti, rivolto agli “esperti” del sito per segnalare che “ogni qual volta si avvicina una perturbazione, cadono strani chicchi, simili alla grandine ma durissimi. Ciò avviene sempre, trenta o quaranta minuti, prima che cominci a piovere”.
Gli “specialisti” di “Meteoweb” glissano più o meno elegantemente, strabuzzano gli occhi, fingendo di non sapere, di non capire. Ora, non conosciamo la composizione di questi corpuscoli, ma è evidente che il fenomeno è di natura artificiale. E’ sufficiente collegare i puntini. L’avvicinamento di un fronte imbrifero, i dardi chimici che trafiggono i corpi nuvolosi, le diaboliche tecnologie atte a controllare il tempo ed il clima… sono tutti fattori di una manipolazione militare che può spiegare questa ed altre anomalie atmosferiche.
E’ ovvio che è necessario un’analisi per pronunciarsi con sicurezza a proposito della “grandine” caduta a Colognola. Pertanto invitiamo eventuali lettori a comunicarci i risultati di esami ad hoc.
Qualcuno ha ventilato l’ipotesi che quei “chicchi durissimi” potrebbero essere legati alla dispersione di Corexit, il solvente prodotto dalla “Nalco” ed usato nel Golfo del Messico per degradare il petrolio riversatosi nell’oceano in seguito all’”incidente” occorso alla torre di trivellazione, “Deepwater horizon”. La “Nalco” non ha mai voluto rivelare tutti i composti del solvente, trincerandosi dietro il segreto commerciale, mentre l’E.P.A. (l’agenzia per la protezione dell’ambiente) si è pronunciata, concludendo che il Corexit è nocivo per alcune specie marine. Inoltre, sempre secondo l’E.P.A., nessun composto del solvente è privo di tossicità, mentre non si conoscono gli effetti sull’ambiente della mescolanza tra l’oro nero ed il Corexit.
Sia come sia, la grandinata innaturale di Colognola si aggiunge ad altre aberranti e “fortiane” precipitazioni: qui ricordiamo, ad esempio, le piogge rosse cadute nello stato del Kerala (India) e quelle polimeriche di Oakville (stato di Washington, U.S.A.).
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