Di solito quando si parla delle lune di Saturno, ci immaginiamo le grandi lune come Titano e Rea, oppure le due face di Giapeto o i geyser di Encelado. Tuttavia, le lune intorno a Saturno sono una famiglia molto più varia, e possiamo trovare mondi eccezionalmente strani, come Febe, una piccola luna grande appena 217 km in diametro. Fu il primo satellite ad essere scoperto fotograficamente ed è tra le più lontane grandi lune di Saturno.
La sonda Cassini orbita molto più vicino a Saturno, dove si trovano le altre grandi lune, ma in un'occasione eccezionale, fu mandata in avanscoperta ad esplorare Giapeto e passo anche vicino a Febe. La luna ha un'orbita retrograda ed è 4 volte più lontana da Saturno della sua luna grande più esterna (Giapeto). Orbita intorno al proprio asse in 9 ore e in 18 mesi orbita intorno a Saturno. La sua struttura è ricca di crateri come tanti altri mondi, ma quello che è più interessante è che si tratta di un mondo ricco di composti organici e si pensa si sia formata all'inizio della formazione pianeti terrestri, proprio mentre si formavano tutti gli altri pianeti. Purtroppo per Febe, la sua crescita è stata bloccata quando è stata catturata dalla forza di gravità di Saturno. Qui ha subito enormi impatti con altri simili corpi, e molta della polvere rilasciata dai suoi impatti ha creato un gigantesco anello intorno a Saturno, visibile solo negli infrarossi.
La sua polvere è anche finita sulla parte scura della vicina luna Giapeto e si pensa che sia quello che ha dato il via all'inizio dei processi geologici che oggi fanno di Giapeto una luna a due facce (una chiara ed una scura).
Una delle ultime scoperte riguardo a Febe mostra indizi per la presenza di tanto ghiaccio sotto la sua crosta, e chissà, magari un giorno diventerà un avamposto terrestre dove fare rifornimento prima di partire altrove. Infondo qui ci sono sia materiali organici che tanta acqua! Per non parlare della vista!
Fino ad allora dovremmo accontentarci dell'incredibile lavoro fatto da astrofotografi come Daniel Macháček qui sopra, che grazie ai dati rozzi della sonda Cassini, ha montato queste fantastiche nuove immagini, da vedere assolutamente a tutto schermo!
Fino ad allora dovremmo accontentarci dell'incredibile lavoro fatto da astrofotografi come Daniel Macháček qui sopra, che grazie ai dati rozzi della sonda Cassini, ha montato queste fantastiche nuove immagini, da vedere assolutamente a tutto schermo!
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